L'Esortazione apostolica è stata presentata questa mattina in sala stampa vaticana da monsignor Rino Fisichella, da monsignor Lorenzo Baldisseri e da monsignor Claudio Maria Celli, rispettivamente presidente del Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione, segretario del Sinodo e presidente del Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali.Il Papa "utilizza un linguaggio sereno, cordiale, diretto in sintonia con lo stile manifestato in questi mesi di pontificato", ha sottolineato l'arcivescovo
Claudio Maria Celli.Un invito alla Chiesa a recuperare una visione profetica e positiva della realtà, senza distogliere lo sguardo dalle difficoltà". Così monsignor
Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, ha presenta l'esortazione apostolica di papa Francesco, sottolineando che "il Papa infonde coraggio e provoca a guardare avanti, nonostante il momento di crisi". I sette punti raccolti in cinque capitoli e divisi in 288 paragrafi della
Evangelii gaudium costituiscono per monsignor Fisichella "le colonne fondanti della visione di papa Francesco per la nuova evangelizzazione". Il Papa "si rivolge alle chiese particolari perchè, vivendo in prima persona le sfide e le opportunità proprie di ogni contesto culturale, siano in grado di proporre gli aspetti peculiari della nuova evangelizzazione nei loro Paesi" e allo stesso tempo "traccia un denominatore comune per permettere a tutta la Chiesa e a ogni singolo evangelizzatore di ritrovare una metodologia comune, per convincersi che l'impegno di evangelizzazione è sempre un cammino partecipato, condiviso e mai isolato".Nella prospettiva della "Chiesa in uscita da sè verso il fratello" il Papa propone una pastorale in conversione a 360 gradi, partendo dalla parrocchia, dalle comunità di base, movimenti ed altre forme associative, dalle Chiese particolari, fino a pensare a una conversione del papato". Lo ha sottolineato l'arcivescovo
Lorenzo Baldisseri, segretario del Sinodo, presentando alla stampa l'Esortazione
Evangelii gaudium. Per Baldisseri, "in analogia con le antiche Chiese patriarcali, il Santo Padre auspica che le Conferenze Episcopali possano sviluppare un contributo molteplice e fecondo perchè l'affetto collegiale trovi concrete applicazioni".