Chiesa

Laudato si'. Enciclica, le reazioni, dai frati di Assisi alle ong

giovedì 18 giugno 2015
Un coro di commenti e giudizi ha accolto la presentazione, questa mattina, dell'Enciclica Laudato si'.Tra i molti, segnaliamo quello del vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, che ha riconosciuto come la sua città "sente il forte coinvolgimento che la nuova enciclica sul Creato propone”. “Abbiamo la responsabilità di testimoniare sulle orme di San Francesco questo grande messaggio. Il Papa ha dato delle indicazioni globali che ci permettono di individuare il senso della vita, il senso della familiarità, delle relazioni e del bene comune. Se non abbiamo questo senso globale del mondo, della famiglia, non riusciremo ad andare avanti”. Questi aspetti sono anche alla base di un contributo di monsignor Sorrentino dal titolo: “Una ecologia integrale, il Cantico di frate Sole e l’Enciclica di papa Francesco sulla custodia del creato” (Cittadella editrice), che andrà in stampa proprio in questi giorni dopo la presentazione dell’enciclica del Pontefice argentino. Una riflessione, quella del vescovo di Assisi, che partendo dall’analisi delle varie parti del Cantico riesce a mettere in evidenza la necessità, come spiega anche il Papa di “un essere umano nuovo” ("Non può essere autentico un sentimento di intima unione con gli altri esseri della natura, se nello stesso tempo nel cuore non c’è tenerezza, compassione e preoccupazione per gli esseri umani"). Ancora da Assisi arriva il commento di padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento: "San Francesco è un modello bello e motivante, rappresenta la chiave di lettura dell'intera enciclica.  Citato 12 volte, è di fatto un ponte di dialogo per credenti, non credenti e credenti di altre religioni". Per i frati di Assisi "è in atto un nuovo corso per la vita del pianeta e dell'uomo che lo abita. Ai responsabili delle nazioni è chiesta l'assunzione delle loro responsabilità per l'intera umanità".L'enciclica di papa Francesco sulla cura della casa comune "non trascura di sottolineare come i cambiamenti climatici siano destinati ad avere sempre più ripercussioni nel contesto delle migrazioni, costringendo singoli, nuclei ma anche intere popolazioni a lasciare i luoghi di origine, alla ricerca di spazi più idonei per vivere": è quanto sottolinea la Fondazione Migrantes in una nota. Migrantes riporta le parole del Papa nell'enciclica, laddove afferma che "è tragico l'aumento dei migranti che fuggono la miseria aggravata dal degrado ambientale, i quali non sono riconosciuti come rifugiati nelle convenzioni internazionali e portano il peso della propria vita abbandonata senza alcuna tutela normativa. Purtroppo c'è una generale indifferenza difronte a queste tragedie, che accadono tuttora in diverse parti del mondo. La mancanza di reazioni di fronte a questi drammi dei nostri fratelli e sorelle è un segno della perdita di quel senso di responsabilità per i nostri simili su cui si fonda ogni società civile".“Papa Francesco ci esorta a riscoprire le radici della nostra umanità per poter essere davvero custodi del Creato, invitandoci a un cambiamento di stile di vita che è impegno e missione”, commenta Paola Ricci Sindoni, Presidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita. “Gli sviluppi della tecnologia e della scienza – ci ricorda il Pontefice – sono strumenti che hanno portato un indubbio progresso per tutta l’umanità, ma senza accettazione dei limiti possono diventare degli idoli, piegati a logiche di mercato, di sfruttamento, di prevaricazione. Nella ricerca scientifica e culturale, pertanto, è necessario tendere al perseguimento del bene e del bello, volti al benessere generale di tutta l’umanità, specie dei più poveri e dei più fragili”. Focsiv con Cides "accoglie e diffonde il forte e urgente appello di Papa Francesco affinché i politici, le imprese, la finanza, le comunità, le persone agiscano per far fronte al cambiamento climatico e all’ingiustizia sociale. Il lavoro di molte organizzazioni della società civile per la giustizia sociale e inter-generazionale è sottolineato nell’Enciclica. Così come il messaggio di speranza che ci dà forza e ci motiva a fare di più. L’Enciclica evidenza la mancanza di un avanzamento negli accordi della comunità internazionale e nella trasformazione del modello di sviluppo, che non fa che aggravare la crisi ecologica". “La sottomissione della politica alla tecnologia e alla finanza si dimostra nel fallimento dei Vertici mondiali sull’ambiente”: gli interessi economici e finanziari focalizzati sul profitto nel breve periodo, sullo sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, conducono al degrado ambientale, ad esacerbare l’ingiustizia sociale, al fallimento della buona politica. La soluzione non sta in questo tipo di mercato perverso". La Focsiv invita tutti a partecipare alla marcia del 28 giugno a Roma su “Una Terra. Una Famiglia Umana” che partirà da Piazza Farnese per Piazza San Pietro, dove alle 12 è previsto il saluto del Papa.  "Lotta alla povertà e cura della natura sono due aspetti inscindibili dello stesso problema". Così Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli: un appello quello del Santo Padre che invita a proteggere la casacomune e sostenere la lotta alla povertà con uno sviluppo sostenibile, laddove "l'ambiente umano e l'ambiente naturale si degradano insieme". Una lettera che considera "l'intima relazione tra i poveri e lafragilità del pianeta", e che capita in un momento cruciale perlo sviluppo mondiale, visti prossimi incontri delle Nazioni Unite: a settembre si lanceranno gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), mentre in dicembre è prevista la Conferenza sul clima di Parigi. "Con la nuova enciclica Laudato si‘ il pontificato di papa Francesco si colloca ancora più chiaramente alla sequela del poverello di Assisi, già annunciata nella scelta del nome e nel rifiuto della cultura dello scarto -afferma in una nota il presidente del Movimento per la vita, on. Gian Luigi Gigli -. L’invito a rispettare il creato e a ripensare modelli di sviluppo basati sulla crescita continua e sul consumo egoistico rappresentano altrettanti mattoni per la costruzione di una città dell’uomo accogliente per tutti, a cominciare dai soggetti più fragili. Il Movimento per la vita esprime profonda gratitudine al Papa per questo documento e auspica che esso possa aiutare la nostra società a elaborare un nuovo umanesimo, per il quale la vita valga davvero più del vestito, e a ripetere a Dio, con la stessa gratitudine del salmista: Hai fatto l’uomo poco meno degli angeli e di gloria e di onore lo hai coronato, mentre guardiamo il cielo, opera delle sue mani, e la luna e le stelle da lui fissate". Winnie Byanyima, Direttrice esecutiva di Oxfam International ha dichiarato: “L’appello del Santo Padre, Sua Santità Papa Francesco, ci ricorda che il cambiamento climatico riguarda innanzitutto le persone; che ad esso è dovuto l’aggravarsi dell’evidente e crescente disuguaglianza tra ricchi e poveri. Le emissioni prodotte dai paesi ricchi hanno impatti catastrofici che colpiscono in misura maggiore i più poveri. Soltanto quando i leader mondiali daranno ascolto all’autorità morale del Papa sulle questioni cruciali della disuguaglianza e del cambiamento climatico, le nostre società potranno essere più sicure, più prospere e più uguali.”