Chiesa

Roma. È morto il pastore Ricca, pioniere del dialogo ecumenico

Redazione Catholica mercoledì 14 agosto 2024

Paolo Ricca

Si è spento la scorsa notte a 88 anni a Roma il pastore valdese Paolo Ricca, teologo di fama internazionale, probabilmente il volto più noto del protestantesimo italiano, nonché tra i pionieri del dialogo ecumenico. Nato a Torre Pellice (To) il 19 gennaio 1936 aveva studiato a Roma (1954-58), negli Stati Uniti (1958-59) e a Basilea in Svizzera (1959-61) conseguendo il dottorato in teologia con una tesi sull’Escatologia del IV Evangelo. Consacrato pastore della Chiesa valdese nel 1962, ha esercitato il suo servizio a Forano (1962-66) e a Torino (1966-76). Allievo di Karl Barth, ricorda l’agenzia Nev, ha partecipato come osservatore al Concilio Vaticano II, creando nei lunghi anni della sua vita e dei suoi studi un forte consenso ecumenico. «La sua eredità intellettuale e spirituale, tracciata anche nei numerosi volumi da lui pubblicati, rimane una solida base per la comprensione della fede vissuta e del pensiero umano. Membro della Commissione Fede e Costituzione del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), docente di Storia della chiesa presso la Facoltà valdese di teologia – prosegue Nev -con lui se ne va un punto di riferimento del protestantesimo in Italia e nel mondo». Autore di numerosissime pubblicazioni e collaboratore anche di Avvenire, dal 1976 al 2002 ha insegnato Storia della Chiesa e per alcuni anni Teologia pratica presso la Facoltà Valdese di Teologia di Roma. In Italia ha contribuito attivamente al lavoro del Sae (Segretariato attività ecumeniche) partecipando a numerose sessioni di formazione. Per due mandati presidente della Società Biblica in Italia, è stato il primo pastore valdese ad avere libertà di parola in San Pietro. Fu nel 2022 su invito del cardinale Gianfranco Ravasi in occasione di una Lectio Petri.

Tanti gli attestati di vicinanza e stima giunti in queste ore alla famiglia Ricca e alla Chiese evengaliche, di cui il pastore era esponente di spicco. Nel messaggio inviato alla moderatora della Tavola Valdese, Alessandra Trotta e al presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (Fcei) a nome del presidente della Cei cardinale Matteo Maria Zuppi, dell'intero episcopato italiano e della Commissione che guida, monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo e presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo definisce Ricca «un fratello nella fede che ha fatto del dialogo un annuncio vero, schietto e sincero, perché le profetiche indicazioni del Concilio Vaticano II potessero trovare nelle Comunità cristiane l’autentica rivoluzione dello Spirito di unità. Discepolo di Karl Barth prosegue Olivero, ha sempre cercato nelle relazioni con il popolo ebraico la radice per la soluzione della separazione tra le Chiese e l’urgenza, a partire dallo studio delle Sacre Scritture, di un ascolto vero, senza il quale nulla è possibile. Per questa sua propositività, ci mancherà. E ci mancherà la sua predicazione!». Da testimoni come il pastore Ricca le nostre Chiese - auspica in conclusione monsignor Olivero - possano attingere la forza di portare a compimento i passi compiuti, le lotte vissute, le visioni condivise, la fraternità evangelica che ha sostenuto il cammino anche nei momenti più difficili».

I funerali di Paolo Ricca si terranno sabato 17 agosto alle 9 in Chiesa valdese a Torre Pellice. Subito dopo Ricca sarà tumulato nella tomba di famiglia. Il giorno prima, venerdì 16 dalle 9 alle 11 sarà allestita la Camera ardente presso l'ospedale San Camillo di Roma.