Chiesa

Le storie. E il popolo di Twitter racconta come Ratzinger gli ha cambiato il cuore

Matteo Liut mercoledì 4 gennaio 2023

A creare l’occasione è il tweet di un giornalista di origini indiane, Sachin Jose, che il 29 dicembre quando il mondo intero pregava per Benedetto XVI dopo l’invito lanciato da papa Francesco, scriveva: «Joseph Ratzinger ha aiutato molte persone a convertirsi al cattolicesimo. Se sei tra questi convertiti commenta e racconta la tua storia». Le risposte non si fanno attendere e propongono un caleidoscopio di storie, esperienze, frammenti di vita e idee. Il popolo di Twitter, ovviamente, non risparmia anche qualche critica ma a prevalere sono i racconti di come il Papa emerito abbia toccato i cuori e le esistenze accompagnando a volte percorsi di crescita, altre vere e proprie trasformazioni interiori. «Mi sono convertita dal protestantesimo al cattolicesimo grazie a Joseph Ratzinger – scrive Martina, artista e fotografa di Tubinga, in Germania –. Quando è diventato Papa nel 2005 sono stata toccata dal suo carisma: una fede profonda, luminosa e umile. Così ho cominciato a leggere i suoi libri... È un teologo eccezionale!

Un grande dono per la Chiesa Cattolica». Dalla Florida arriva il racconto di Thomas: «Ho ascoltato una lezione di Ratzinger al Seminario di San Carlo Borromeo di Filadelfia nel 1989. All’epoca ero uno studente al Princeton Theological Seminary, in formazione per diventare pastore presbiteriano. Da lì è iniziato un viaggio che mi ha portato alla conversione l’anno successivo». Da Praga Martin rivela che di fatto Ratzinger «è stato il mio maestro, attraverso i suoi fantastici libri di teologia, mentre mi stavo preparando al Battesimo e alla Cresima, ricevuti tre anni fa».

Tim, dal Texas, ammette che «non sarei cattolico senza la sua influenza. Lo ammiravo quando ero evangelico e ho letto molti dei suoi libri e altri scritti. Hanno avuto un profondo impatto su di me». Benedetto XVI, racconta Sally, scrittrice e poetessa che vive vicino a Roma ma è di origini inglesi, «è stato Papa durante la mia conversione. Ha avuto un enorme impatto sulla mia decisione di diventare cattolica».

E poi c’è chi ha ritrovato la fede perduta, oppure una nuova motivazione a credere grazie alle parole e agli scritti di Benedetto XVI. Aaron, prete di Oklahoma City, ha rischiato di perdere la propria strada: «Sono entrato nella Chiesa nel 2000 – narra –. Poi la stavo per lasciare (lunga storia). Papa Benedetto mi ha riportato a casa. Ora sono sacerdote, ordinato nel 2015». Un “ritorno a casa” anche per Jessica, che dice di essere tornata nella Chiesa «dopo il divorzio dei miei genitori e la perdita della fede». L’«approccio intellettuale » di Benedetto XVI, rivela, le ha aperto gli occhi sul rapporto tra fede e ragione e le ha fatto capire che «la Chiesa cattolica era la Chiesa fondata da Gesù: una, santa, cattolica e apostolica ».

Insomma, conclude Jessica, per lei Ratzinger è stato uno “strumento di Dio”. Esperienza simile per Lucas: «Grazie a Benedetto XVI ho cominciato a studiare teologia. E lo rifarei». Ibi, psicologa del Perù, non nasconde il fatto di aver perso la fede e di essersi allontanata dal cattolicesimo: «Non riuscivo a capire il motivo di tanti eventi ingiusti – scrive su Twitter – e non trovavo risposte o soluzioni davanti a complessi contesti di ingiustizia». La “soluzione”, afferma poi la psicologa, è arrivata da Benedetto XVI: «Le sue riflessioni mi hanno aiutato a ritrovare la fede e anche a trovare rifugio e calma nella preghiera».

E infine da Melbourne, in Australia, anche Ignatius testimonia l’importanza dell’opera di Benedetto XVI nella sua esistenza: «Gli scritti di Joseph Ratzinger mi hanno aiutato immensamente nella mia fede – racconta –. Ha una conoscenza così ampia e profonda, eppure scrive con magnifica semplicità. La sua scrittura non attira mai l’attenzione su di sé. È un tesoro della Chiesa».