Il gesto. Sui passi dei Magi oggi la Giornata dell’infanzia missionaria
«Un’Ave Maria al giorno e un soldo al mese». È quanto chiese a metà Ottocento ai giovani francesi monsignor Charles de Forbin- Janson, vescovo di Nancy e ideatore dell’Opera dell’infanzia missionaria. Dalle sue intuizioni sarebbe nata la Giornata dell’infanzia missionaria che si tiene oggi, solennità dell’Epifania. A varare l’iniziativa Pio XII che la istituì il 4 dicembre 1950 per e- «Usprimere la volontà di valorizzare ovunque l’Opera grazie proprio a questa speciale Giornata. Un appuntamento che in Italia prende il nome di Giornata dei ragazzi missionari e che quest’anno ha per tema “A tutto cuore”. «I Magi – spiega la Fondazione Missio – hanno visto un segno, una stella: si sono messi in cammino e in ricerca. Tante persone nel mondo vivono la ricerca e l’attesa. È compito della Chiesa essere segno, “essere stella”, per condurre a Cristo ogni fratello e sorella. Ecco perché nella festa dell’Epifania i ragazzi missionari celebrano il loro impegno per la missione».
La Giornata è legata al nome di de Forbin-Janson che venne toccato dalle terribili notizie giunte dalla Cina in cui si raccontava di bambini venduti dalle loro madri oppure uccisi alla nascita. Il presule sarebbe voluto partire missionario ma, non avendone la possibilità, si impegnò ad aiutare le famiglie da lontano spronando alla solidarietà. Dopo un incontro con Pauline Marie Jaricot, fondatrice dell’Opera della Propagazione della Fede, ebbe l’idea di coinvolge tutti i bambini cristiani. Nel maggio 1843 fece un appello ai piccoli francesi esortandoli a tendere la mano ai «fratelli cinesi». In poco tempo la proposta di sostegno materiale e spirituale oltrepassò i confini della Francia e si diffuse in altri Paesi.
“I bambini aiutano i bambini!” è ancora oggi il motto dell’Infanzia missionaria. Un’Opera che papa Pio XI riconobbe come pontificia nel 1922 e che oggi è presente in 150 Paesi dove promuove progetti di solidarietà per i più piccoli fornendo loro cibo, vestiario, medicine, case, scuole. In tutto il mondo si calcola che l’Opera sia accanto a oltre venti milioni di bambini sostenuti dai coetanei. In Italia l’organismo è attivo dal 1853 e ha l’intento di creare una coscienza missionaria nei ragazzi per vivere a pieno il Battesimo. Di fatto viene proposto ai bambini di tutte le diocesi un programma che ha come fondamento la preghiera unita a gesti di carità concreta. Per i giovani missionari la Giornata dell’infanzia è un tempo forte di educazione alla comunità e al legame con i ragazzi cristiani dell’intero pianeta. Sono trascorsi oltre 170 anni da quando il vescovo di Nancy l’aveva concepita ma i piccoli missionari dei cinque continenti continuano a ribadire la loro volontà di seguire i passi dei Magi, illuminando le strade che portano al Signore.