Chiesa

Vita religiosa. Suore Dorotee di Cemmo, «essere segno di speranza per l’umanità d’oggi»

Lorenzo Rosoli giovedì 15 agosto 2024

Suore di Santa Dorotea di Cemmo: il nuovo Consiglio generalizio per il sessennio 2024-2030. L'istituto fondato dalla beata Annunciata Cocchetti (1800-1882) oggi conta 236 religiose distribuite in 34 comunità in Italia, Africa (Burundi, Camerun, Repubblica Democratica del Congo) e America Latina (Argentina e Brasile)

Cercare vie nuove «per essere strumenti dell’incontro dell’umanità di oggi con il Dio della vita». Cercare risposte «ad alcune sfide» che interpellano la Chiesa e il mondo come «l’interculturalità, il dialogo tra le generazioni, la sinodalità». Invocando il Signore perché «doni a tutta la famiglia spirituale delle Suore Dorotee di Cemmo e a tutta la Chiesa un rinnovamento profondo per essere sempre più segno di speranza per l’uomo e la donna di oggi». Ecco le coordinate del cammino che attende nei prossimi anni la famiglia religiosa fondata dalla beata Annunciata Cocchetti (1800-1882), alla luce del XVII Capitolo generale svoltosi dal 15 luglio all’11 agosto nella Casa madre a Cemmo di Capo di Ponte (Brescia), in Val Camonica. Capitolo che si è concluso con l’elezione della nuova madre generale, suor Margherita Penucchini, e del nuovo Consiglio generalizio per il sessennio 2024-2030.

Ne fanno parte: suor Elvira Zanini, vicaria generale, italiana; suor Blanca Isabel Sosa, consigliera, argentina; suor Lèa Hakizimana, consigliera, burundese; suor Silvia Perini, consigliera, italiana; suor Mariacati Pintossi, segretaria generale, italiana. Nella composizione del Consiglio si riflette la realtà attuale dell’istituto, che conta complessivamente 236 religiose distribuite in 34 comunità in Italia, Africa (Burundi, Camerun e Repubblica Democratica del Congo) e America Latina (Argentina e Brasile).

Le Suore di Santa Dorotea di Cemmo vivono il loro carisma – orientato all’educazione dei giovani nelle varie tappe del loro cammino di crescita, in dialogo con la famiglia e privilegiando la donna per aiutarla a vivere la propria specifica vocazione – in scuole, centri di spiritualità, centri culturali, in parrocchia e in diocesi, e nelle organizzazioni educative, socio-assistenziali e sanitarie in missione. Le suore condividono l’impegno educativo con la Comunità laicale e la Fraternità secolare, nate dallo stesso carisma della beata Cocchetti.

«“Dammi da bere” (Gv. 4,15). L’urgenza dell’annuncio», era il tema del Capitolo. Una scelta «scaturita dalla consultazione di tutto l’istituto – ricorda una nota diffusa dalle Dorotee di Cemmo –. Nelle parole che Gesù rivolge alla donna samaritana, le suore riconoscono l’iniziativa di Dio che sempre “ama per primo”, e il suo desiderio di incontrare l’uomo e donargli vita, ma anche il grido che sale dalla terra e dall’umanità “assetate di rispetto e di amore”». È un grido a cui le Dorotee di Cemmo «non vogliono sottrarsi, una sfida a cercare vie nuove per essere strumenti dell’incontro dell’umanità di oggi con il Dio della vita».

«I processi formativi che verranno attuati sono orientati a rendere più attuale il carisma educativo che le suore vivono principalmente attraverso l’accompagnamento e l’amicizia evangelica – prosegue la nota –. Una attenzione particolare si è posta sulla crescita della Famiglia Spirituale della beata Annunciata Cocchetti che le suore leggono come un segno dello spirito che attualizza, attraverso le varie vocazioni».

Suor Margherita Penucchini, nuova madre generale delle Dorotee di Cemmo, con il vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada - .

Il vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada, ha raggiunto il gruppo delle suore capitolari per l’Angelus e per condividere un momento di fraternità, dopo l’elezione della madre generale che è stata presieduta dal vicario episcopale per la Vita consacrata, monsignor Giovanni Palamini. Nuova madre generale per il 2024-2030, come detto, è suor Margherita Penucchini. Nata a Milano il 30 novembre 1966, entrata in convento il 6 ottobre 1985, prima professione il 10 settembre 1988, è laureata in pedagogia all’Università Cattolica di Brescia, e ha insegnato a Cemmo di Capo di Ponte, sia nella scuola secondaria di primo grado sia nella secondaria di secondo grado (liceo), lettere, filosofia e storia. In ambito scolastico ha avuto compiti di gestione e di dirigenza. Negli ultimi anni ha svolto il servizio di formatrice alla vita religiosa come responsabile del noviziato. Era già consigliera generale nel sessennio 2018-2024 appena terminato.