La nomina. Don Maffeis nuovo preside della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale
Don Angelo Maffeis, nuovo preside della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale per il quadriennio 2024/2028, è sacerdote della diocesi di Brescia, dove è stato ordinato nel 1984
Don Angelo Maffeis, sacerdote della diocesi di Brescia, è il nuovo preside della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale per il quadriennio 2024-2028. Succede a don Massimo Epis, preside negli ultimi otto anni. La nomina da parte del Dicastero vaticano per la Cultura e l’Educazione porta la data del 5 agosto 2024 ed è stata resa nota dalla Facoltà Teologica il 4 settembre, assieme al saluto e agli auguri di buon lavoro rivolti al nuovo preside dai docenti, dal personale, dalle studentesse e dagli studenti dell’istituzione di piazza Paolo VI a Milano. E c’è il santo pontefice bresciano, la sua figura e il suo magistero, fra le “bussole” del cammino di prete e studioso di don Maffeis, che dal 2012 è il presidente dell’Istituto Paolo VI di Concesio (Brescia).
Il nuovo preside: fra teologia, ecumenismo. E Paolo VI
Nato il 17 febbraio 1960, Angelo Maffeis è stato ordinato sacerdote il 9 giugno 1984. Ha perfezionato gli studi teologici alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, ottenendo la licenza nel 1986 e, nel 1991, il dottorato in Teologia con una tesi su Apostolicità della chiesa e ministero ordinato nel dialogo internazionale cattolico-luterano dal 1967 al 1984 (dir. J.E. Vercruysse).
Dall’anno accademico 1989/90 – ricorda la nota diffusa dalla Facoltà Teologica – insegna Teologia sistematica (ecclesiologia, antropologia teologica, ecumenismo, teologie contemporanee) nello Studio teologico “Paolo VI” del Seminario diocesano di Brescia; dal 1990/91 ha insegnato Introduzione alla teologia nella sede bresciana dell’Università Cattolica; dal 1997/98 insegna Storia della teologia moderna presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale (Milano) e dal 2014 è professore ordinario della medesima facoltà. Dal 2016 è direttore del ciclo di licenza e dottorato e dal 2021vicepreside della Facoltà Teologica.
È stato prefetto degli studi dello Studio teologico “Paolo VI” del Seminario diocesano di Brescia dal 2003 al 2006. Nel 2006/2007 è stato membro della Commissione tra Conferenza episcopale italiana e Unione delle Chiese Battiste in Italia sui matrimoni misti; dal 1995 al 2018 membro della Commissione internazionale del dialogo cattolico-luterano, costituita dal Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani e dalla Federazione Luterana Mondiale; dal 1999 al 2013 membro della Commissione “Fede e Costituzione” del Consiglio Ecumenico delle Chiese. Nel 2002 è stato nominato consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, nel 2012 membro della Commissione bilaterale tra il Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani e la Gemeinschaft Evangelischer Kirchen in Europa.
Dal 2012, come detto, è presidente dell’Istituto Paolo VI di Concesio (Brescia). Dal 2023 è membro del Comitato per gli Studi Superiori di Teologia e di Scienze Religiose della Conferenza episcopale italiana. È inoltre membro dei comitati editoriali dell’Editrice La Scuola di Brescia, dell’Editrice Morcelliana e delle Edizioni Studium di Roma, così come della redazione della rivista Teologia pubblicata dalla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale.
La Facoltà Teologica: oltre 500 iscritti, in maggioranza laici
A Milano dal 1966, la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale deve il trasferimento da Venegono Inferiore (Varese) all’ex monastero benedettino di San Simpliciano, nel cuore della metropoli lombarda, all’intuizione e all’iniziativa del cardinale Giovanni Colombo, allora arcivescovo di Milano e primo successore di Giovanni Battista Montini sulla cattedra di Ambrogio. La sfida: «“uscire dal seminario”, aprendo la Facoltà ai laici e coinvolgendo nel nuovo progetto anche le altre regioni dell’Italia settentrionale, con l’obiettivo di rendere la Facoltà più ricca di docenti, studiosi, ricercatori e mezzi di ricerca scientifica – sottolinea la nota diffusa da piazza Paolo VI –. E se i laici, ad oggi, costituiscono la maggioranza dei più di 500 iscritti, l’offerta formativa propone, insieme allo studio sistematico della teologia, anche quello delle discipline scientifiche che la intersecano, come la filosofia, la biblistica, le lingue antiche e moderne. Non mancano inoltre, durante l’anno accademico, convegni di studio e incontri con l’obiettivo di coinvolgere, nei percorsi di ricerca scientifica, studiosi e docenti di altre Facoltà».
Le iscrizioni al nuovo anno accademico sono aperte fino al 26 settembre. Oltre all’iscrizione a uno dei tre gradi dell’offerta formativa – baccalaureato, licenza, dottorato di ricerca – è possibile approfondire le proprie conoscenze in campo teologico anche seguendo come uditori le materie di proprio interesse. L’offerta formativa della Facoltà teologica è strutturata in tre gradi: il baccalaureato (percorso quinquennale), che consente l’insegnamento della religione nelle scuole, la consulenza teologica nelle diocesi, nei centri culturali e nelle case editrici; la licenza (primo grado del ciclo di specializzazione di due anni), che abilita all’insegnamento della teologia nei seminari e negli istituti superiori di scienze religiose; il dottorato di ricerca (secondo grado del ciclo di specializzazione di tre anni), che abilita all’insegnamento nelle facoltà teologiche.
Dal 1995 opera inoltre il “Centro Studi di Spiritualità”, fondato dalla Facoltà Teologica in collaborazione con la Conferenza episcopale lombarda, la Cism (Conferenza italiana superiori maggiori), il Ciis (Conferenza italiana degli istituti secolari) e l’Usmi (Unione superiore maggiori d’Italia) per «favorire il confronto tra teologi e operatori pastorali sui temi relativi alla formazione spirituale del cristiano».