La storia. Don Luigi, vedovo con tre figli diventato sacerdote a 61 anni
Sposo e genitore felice, un buon impiego, la sua vita ha cambiato direzione alla morte della moglie, nel 2008: nulla mi rendeva felice se non andare in chiesa tutti i giorni dopo il lavoro. È stato ordinato prete l’11 luglio
Un’esistenza normale e serena, un lavoro da impiegato al tribunale e una bella famiglia con una moglie amatissima, Simonetta Di Natale, con la quale ha tre figli: Gian Marco, Emanuele e Maria. La vita di Luigi Filipponi cambia nel momento in cui l’amata consorte viene a mancare, nel 2008 all’età di 48 anni. «Nel momento in cui sono rimasto vedovo ho vissuto un momento di grande dolore e tristezza – racconta – ho più volte cercato di ricostruirmi una vita, ma nulla mi rendeva felice se non la mia presenza in chiesa, tutti i giorni, dopo il lavoro». La storia di don Luigi Filipponi, ordinato sacerdote l’11 luglio, ha commosso e emozionato i fedeli e l’intera regione: della sua vocazione maturata in un’età, come si dice, “non più giovane”, è stata fatta menzione in molte testate nazionali, con continue richieste di interviste per saperne di più. «Sin da piccolo, insieme alla famiglia frequentavo la chiesa, e sono sempre stato nell’Azione Cattolica, dove insieme a mia moglie ero responsabile delle giovani coppie» dice oggi don Luigi, 61 anni, in attesa di una imminente destinazione in una parrocchia diocesana.
La sua è una storia vocazionale impregnata di passaggi importantissimi: durante il lungo cammino spirituale inizia ad avvertire i primi “segnali”, che si rafforzano nel percorso con l’Ordine dei francescani secolari; si iscrive poi all’Università Pontificia Santa Croce a Roma per poi iniziare, nel 2018, il diaconato permanente presso la parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, comunità, dove riveste anche il ruolo di coordinatore della Caritas. «Due sono le persone alle quali sono molto legato: don Giulio Marcone, parroco del Cuore Immacolato di Maria, e don Davide Pagnotella, la mia guida spirituale. La loro presenza, il loro supporto si è rivelato fondamentale per il mio cammino e per la mia nuova vita insieme al Signore, al quale chiedo che mi dia la forza per dedicare la mia vita al prossimo e al bene».
Dopo aver appreso il percorso spirituale di don Luigi, il vescovo di Teramo-Atri, Lorenzo Leuzzi, ha voluto parlare con i figli: «Sono stati ascoltati dal vescovo in persona senza la mia presenza – sottolinea don Filipponi –. Con loro ha avuto un lungo dialogo per comprendere meglio la vita che avevamo fatto sino a pochi anni prima di entrare in parrocchia come diacono. I miei figli mi hanno sempre supportato in questa mia scelta, oggi sono felici di avere un papà sacerdote e il giorno della mia ordinazione (avvenuta domenica scorsa al Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, a Isola del Gran Sasso) hanno pienamente condiviso con me questo stupendo momento che mi consente di abbracciare il Signore».
Ma come farà don Luigi a conciliare gli impegni parrocchiali con quelli dei suoi figli? «Sono tutti grandi e in età matura – sottolinea il prete –. Se fossero stati ancora piccoli non sarebbe stato possibile diventare sacerdote. Per quanto mi riguarda, invece, sono in attesa della nomina del vescovo Leuzzi: cercherò di fare bene il sacerdote e sono pronto per qualsiasi situazione. Il Signore mi ha affidato il gregge, ma non dimenticherò mai di essere anche padre». « Il matrimonio è stato la sua vocazione fin quando il Signore ha voluto», si legge sul sito diocesano di don Luigi Filipponi, il sacerdote «accarezzato» dal Signore che lunedì scorso, celebrando la sua Prima Messa, ha ricordato la moglie scomparsa che proprio quel giorno avrebbe compiuto gli anni.