I ragazzi giunti da Africa, Europa e Asia per confrontarsi sulle sfide e le speranze dei loro popoli in occasione dell'incontro dell'Agorà del Mediterraneo - che si tiene a Loreto nell'ambito del Congresso Eucaristico Nazionale - hanno rivolto un messaggio di saluto a Benedetto XVI che concluderà domenicai ad Ancona il grande raduno della Chiesa Italiana. La lettera, diffusa dal Servizio Informazione Religiosa, collega il Congresso Eucaristico Nazionale al ricordo dell'incontro di preghiera di Assisi per la pace tra le religioni, promosso da Giovanni Paolo II 25 anni fa e che lo stesso Papa Ratzinger ricorderà il prossimo 27 ottobre nella città umbra. "La nostra prospettiva - scrivono i giovani - è quella di radicarci in Cristo per aprirci al dialogo con altre confessioni cristiane e con le altre religioni, per favorire la circolazione delle esperienze nelle nostre comunità giovanili e crescere alla luce delle diversità culturali, sociali e politiche. La speranza è di poter creare un mutuo sostegno fra tutte le Chiese che si affacciano sul Mediterraneo". "I nostri incontri - concludono i giovani - ci spingono a riflettere inoltre sull'importanza delle comuni radici cristiane che sono di vitale importanza per l'assetto dell'Unione Europea e del suo ruolo nel Mediterraneo".Quest'anno all'Agorà sono presenti anche giovani ariivati dalle Filippine e dal Pakistan in risposta all'appello lanciato nella precedente edizione che ha aperto una finestra verso il continente asiatico. In attesa dell'arrivo di Benedetto XVI, che al mattino dai cantieri navali di Ancona presiede la Messa e l'Angelus e nel pomeriggio incontra le famiglie e i fidanzati, la giornata di sabato è stata dedicata alla famiglia.
La Messa della 11 presieduta dal cardinale Antonelli:«La domenica è della famiglia, non ridurlo a consumismo»La domenica è “il giorno privilegiato della famiglia”: per questo “non bisogna rassegnarsi a lasciarlo ridurre a week end, fine settimana consumista e individualista, disgregazione delle comunità e delle famiglie”. Il richiamo è giunto sabato mattina ad Ancona dal card. Ennio Antonelli, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, durante la celebrazione eucaristica all’interno del quarto pellegrinaggio delle famiglie in corso nel capoluogo marchigiano, iniziativa che quest’anno è inserita nel programma del Congresso eucaristico nazionale. La domenica, ha aggiunto il porporato, “è la pasqua settimanale, il giorno del Signore e della Chiesa, il giorno della festa e della carità”. “Per questo – ha sottolineato – è anche il giorno privilegiato della famiglia” e “per i coniugi cristiani partecipare bene e possibilmente insieme alla Messa significa alimentare l’amore reciproco, la carità coniugale”. “La partecipazione assidua alla messa della domenica – ha osservato il cardinale guardando alle tante coppie presenti con i loro figli – è il sostegno necessario e insostituibile della famiglia cristiana. Intorno a questo incontro settimanale col Signore nell’assemblea liturgica, la famiglia si costruisce come piccola chiesa missionaria e cellula vitale della società”.
Durante la messa è stato letto anche il telegramma giunto per l’occasione dalla Santa Sede. La famiglia deve "cooperare alla edificazione della comunità ecclesiale e civile". È l'invito rivolto dal Papa e contenuto nel telegramma che il Segretario di Stato, card. Tarcisio Bertone ha indirizzato al card. Ennio Antonelli. Il telegramma porta il saluto di Benedetto XVI alle famiglie, con l'invito ad "attingere sempre" dall'eucarestia "energie nuove per camminare in unità di amore e vita".
I vescovi alla Sinagoga di AnconaIl presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, e il legato pontificio per il Congresso Eucaristico Nazionale, cardinale Giovanni Battista Re, hanno guidato oggi una delegazione di vescovi italiani che ha compiuto una visita alla Sinagoga di Ancona. Ad accoglierli, accanto alle autoritàdella comunità ebraica locale, anche il presidente dell'assemblea dei rabbini d'italia Giuseppe Laras e i rappresentanti delle Chiese ortodosse ed evangeliche (che hanno poi condiviso con i vescovi un incontro ecumenico nell'ex lazzaretto di Ancona, alla Mole Vanvitelliana). Alla Sinagoga di Ancona, che è una delle più antiche d'Italia, la seconda dopo Roma, per l'esattezza, in un breve indirizzo di saluto, l'arcivescovo del capoluogo marchigiano, monsignor Edoardo Menichelli ha ricordato che in questa città "l'amicizia ebraico-cristiana ha avuto un grande sviluppo". "Quello di oggi - ha detto - è un incontro che abbiamo molto voluto e desiderato, richiesto ufficialmente appena abbiamo saputo che avremmo ospitato il Congresso Eucaristico Nazionale".Il rabbino capo Giuseppe Laras, che è anche presidente dell'assemblea dei rabbini d'Italia, ha ricordato che "tra ebrei e cristiani i rapporti nella storia non sono sempre stati facili" ma "è passato il tempo e la Shoah ci ha insegnato una lezione fondamentale, mai più". Oggi tra "i discendenti di Abramo devono scorrere sentimenti di vita di amore, di bontà, di accoglienza" e il compito che li attende è di impegnarsi nelle "opere oneste e nella giustizia" e testimoniare l'importanza dell'"aspetto spirituale", indispensabile per una società "più sana, altruista e più giusta".
Alle 21 la Veglia di preghieraAlle 21 veglia di preghiera guidata dal presidente della Cei Angelo Bagnasco nella chiesa di San Domenico ad Ancona, che sarà trasmessa da Tv2000 .