Firenze. Giovedì l'ultimo saluto al «prete operaio» don Renzo Fanfani
Don Renzo Fanfani
La sua scheda personale, nell’archivio della Curia di Firenze, porta la scritta “prete operaio”. Don Renzo Fanfani, morto ieri nella residenza sanitaria “Vincenzo Chiarugi” di Empoli, aveva continuato a lavorare in fabbrica per molti anni dopo l’ordinazione sacerdotale: in un’azienda chimica, in fonderia, nelle vetrerie dell’Empolese. Nato a Firenze nel 1935, a 19 anni era entrato alla Nuovo Pignone. Nel 1955 l’impegno nell’Esercito dove aveva frequentato il corso allievi ufficiali prima di lasciare i gradi militari per il Seminario. Nel 1966, a 31 anni, era stato ordinato prete continuando lavorare come operaio in varie aziende. Nel 1978 gli era stata affidata la parrocchia di San Michele alla Tinaia, nell’Empolese, a cui si aggiungerà nel 1990 la parrocchia di Avane dove si è speso molto per i giovani. Nel 1994 era stato nominato anche cappellano del carcere di Empoli. Fanfani aveva 82 anni e da poco aveva festeggiato i cinquant’anni di sacerdozio. Il funerale sarà celebrato domani alle 15 nella Collegiata di Empoli.