La partita del cuore. Il Papa: «No a ogni discriminazione»
"Discriminare può essere sinonimo di disprezzare: la discriminazione è un disprezzo, e voi con questa partita di oggi, direte 'no' a ogni discriminazione".Papa Francesco ha sintetizzato così il messaggio della "partita interreligiosa' che si gioca lunedì sera dalle 20.45 all'Olimpico in risposta a una sua richiesta. "Le religioni - ha ricordato ricevendo in Vaticano atleti e organizzatori - sono chiamate a farsi veicolo di pace e mai di odio, perchè in nome di Dio bisogna portare sempre e solo l'amore". "Possa l'incontro calcistico di questa sera - ha auspicato Francesco - ravvivare in quanti vi prenderanno parte la consapevolezza della necessità di impegnarsi perché lo sport contribuisca a recare un valido e fecondo apporto alla pacifica coesistenza di tutti i popoli, escludendo ogni discriminazione di razza, di lingua, e di religione"."Religione e sport, intesi in questo modo autentico, possono collaborare e offrire a tutta la società - ha assicurato Bergoglio - dei segni eloquenti di quella nuova era in cui i popoli 'non alzeranno più la spada l'uno contro l'altro"."In questa occasione così singolare e significativa, qual è la gara calcistica di questa sera, desidero consegnare a voi tutti - ha poi concluso - questo messaggio: allargate i vostri cuori da fratelli a fratelli! Questo è uno dei segreti della vita: allargare i cuori da fratelli a fratelli; e anche la dimensione più profonda e autentica dello sport". L'incontro vedrà in campo campioni di livello mondiale in rappresentanza di diverse religioni. Il ricavato sarà destinato a finalità caritative. Il Papa ha riservato un caloroso abbraccio a Diego Maradona, che gli ha donato una maglietta dell'Argentina col numero dieci e la scritta 'Francesco' e gli ha parlato a lungo all'orecchio. Subito dopo, emozionatissimo, ha commentato: "Papa Francesco è il vero fuoriclasse".