Il diario. Prima tappa / Sulla Route la pioggia si accoglie cantando
Antonio Maria Miravenerdì 1 agosto 2014
Una prima giornata per conoscersi. Sotto il sole e poi un improvviso temporale che inzuppa il piccolo "villaggio" di tende. Ma, ci ricordano citando un articolo della "legge", "lo scout sorride e canta anche nelle difficoltà". Siamo alla Route nazionale scout, 30mila ragazzi tra i 16 e i 21 anni sulle strade e i sentieri d'Italia. Noi "aggregati" alla "route 193" attorno al lago Trasimeno, uno dei 456 campi mobili, coi clan Afragola 3 (Napoli), Orentano 1 (Pisa), Perugia 5 e Zeminiana 1 (Padova).
Assieme per camminare e conoscersi. "Ricordate sempre che si va al passo del più lento, chi va più veloce posi lo zaino e torni ad aiutare chi è stanco, sempre al servizio del più debole", riflette Francesco "Checco", incaricato regionale della branca e capo clan del Perugia 5. Tutti in cerchio i 63 ragazzi e capi, poi, dopo il Padre Nostro e la benedizione di don Emanuele, il cammino comincia davvero sotto un bel sole. Tappa breve oggi per cominciare a conoscersi e a mischiarsi. Si cammina solo per un'oretta, fino a un piccolo convento isolato a Magione. Qui tra gli ulivi in pochi minuti nasce il piccolo villaggio di tende multicolori. È il momento di approfondire ulteriormente la conoscenza.Tocca agli estroversi ragazzi di Afragola sciogliere il ghiaccio, tra frutta e animali cantati e ballati, scambiandosi i posti in cerchio. Poi un momento simbolico, ci si divide un lungo cordino, un pezzettino a testa, per costituire la comunità. E si alza il canto "È di nuovo route" composto in occasione di un precedente incontro. "Spingerò i miei passi sulla strada, passerò tra i rovi e l'erba alta, la gioia m'ha trovato la pienezza, non starò più seduto ad aspettare". Ma conoscersi e anche dividersi incarichi e servizi. "Domani metà fanno colazione e metà si lavano. A turno". Insieme in dialogo. È l'invito a parlare, tra ragazzi e coi capi. Anche di cose profonde. "Ognuno ha problemi di fede. Con noi c'è don Emanuele a vostra disposizione anche per una Confessione in cammino". "Magari non in salita...", scherza il sacerdote. E si scherza anche quando improvvisamente arriva il temporale. "Se la pioggia cadrà, se la pioggia cadrà e tutto bagnerà e tutto bagnerà, se la pioggia cadrà, se la pioggia cadrá, più divertente ancor sarà" è un altro canto scout. Poi è il momento della Messa nella chiesetta di Santa Maria delle Fontanelle. È il Vangelo di Gesù al Tempio: "Anche noi dobbiamo uscire fuori, con coraggio. Anche per noi devono domandarsi chi siamo, perchè scegliamo la strada del coraggio" commenta don Emanuele che cita una poesia di don Primo Mazzolari. "Si cerca per la Chiesa un uomo capace di vivere insieme agli altri, di lavorare insieme, di piangere insieme, di ridere insieme, di amare insieme, di sognare insieme". È quello che portano nello zaino gli scout della Route.