Il Rosario dell'8 maggio. L'Argentina prega per la fine della pandemia
Il santuario di Luján, in Argentina
Nuova tappa in America Latina della maratona di preghiera voluta dal Papa per invocare la fine della pandemia e la ripresa delle attività sociali e lavorative. Oggi infatti la guida del Rosario che coinvolge tutti i continenti parte idealmente dal santuario argentino di “Nostra Signora di Luján”, patrona dell’Argentina. La Chiesa fu costruita tra il 1889 e il 1937 sul progetto iniziale dell’architetto francese Ulderico Courtois. Il nome deriva da una statuetta dell’Immacolata Concezione arrivata in Argentina dal Brasile nel 1630. Ad accompagnarla uno schiavo africano, Manuel che l’avrebbe poi custodita fino alla morte. Alla Madonna di Luján sono legati molti miracoli. Sin dal suo arrivo in Argentina. La tradizione vuole in particolare che il carro che trasportava la statuetta, giunto presso il fiume Luján non riuscisse più a proseguire.
Il messaggio di Francesco
La devozione popolare dei fedeli argentini - Immagine di archivio
Naturalmente papa Francesco è molto devoto alla Vergine di Luján cui si recava spesso in pellegrinaggio. E anche quest’anno in occasione della festa liturgica, che cade proprio oggi, l’8 maggio, ha inviato un videomessaggio. Dal Pontefice in particolare l’invito a custodire la memoria che è "garanzia di futuro sicuro, nel ricordo di tutto quello che la Vergine ha fatto in Argentina".
Anche oggi il Rosario sarà trasmesso alle 18 sui canali ufficiali della Santa Sede. Durante la preghiera un’intenzione particolare sarà dedicata agli operatori della comunicazione.