Nel 2020. A Loreto il Giubileo dell'aria per piloti e viaggiatori (in aereo)
La Madonna di Loreto, patrona di tutti i viaggiatori in aereo
Il 24 marzo 1920, accogliendo i desideri di molti piloti d’aereo reduci della prima guerra mondiale, papa Benedetto XV, su richiesta del cardinale Agostino Richelmy, arcivescovo di Torino, e di altri cardinali e vescovi, proclamò la «Beatissima Vergine Maria, denominata di Loreto, la principale patrona presso Dio di tutti i viaggiatori in aereo».
A quell’epoca l’Aeronautica militare italiana non era ancora una forza armata, ma fin dal momento della sua fondazione, avvenuta tre anni dopo, il 28 marzo 1923, in tutti i suoi reparti si venerava la Virgo Lauretana. Ancora oggi sono numerose le testimonianze nelle quali l’Aeronautica militare, attraverso la fede e la devozione di tanti suoi membri, dimostra una viva venerazione alla propria celeste patrona.
Ed è in virtù di questo vincolo speciale che la lega alla Madonna di Loreto che è stata firmata ieri a Loreto, presso il Museo pontificio, un’intesa tecnica tra la Delegazione pontificia per il Santuario della Santa Casa e l’Aeronautica militare italiana, finalizzata al coordinamento e alla promozione di eventi per il 2020, anno centenario dalla proclamazione della Vergine Lauretana patrona degli aviatori.
La cerimonia è stata presieduta dall’arcivescovo delegato pontificio, monsignor Fabio Dal Cin, e dal comandante del Centro formazione Aviation english di Loreto, colonnello Davide Salerno, i quali, utilizzando la stessa stilografica usata da papa Francesco il 25 marzo scorso per firmare nella Santa Casa la prima copia dell’Esortazione apostolica Christus vivit, hanno siglato l’accordo. Con l’occasione monsignor Dal Cin ha annunciato che «il Santo Padre ha concesso il Giubileo lauretano per i tutti i viaggiatori in aereo, militari e civili, e per tutti coloro che giungeranno pellegrini al Santuario della Santa Casa da ogni parte del mondo». «Ringraziamo papa Francesco di questo grande dono del Giubileo», ha aggiunto l’arcivescovo, «che verrà aperto l’8 dicembre prossimo, solennità dell’Immacolata.
In quell’occasione il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, presiederà la celebrazione di apertura della Porta Santa del Giubileo, che si concluderà il 10 dicembre 2020. L’indulgenza plenaria dell’Anno giubilare riguarderà i fedeli che varcheranno la Porta Santa per chiedere il dono della conversione a Dio e ravvivare la propria filiale devozione a Colei che ci protegge nei viaggi in aereo».
L’icona della “Santa Casa in volo” con Maria – ha concluso l’arcivescovo Dal Cin – «ci aiuterà a vivere spiritualmente la grazia del Giubileo per costruire insieme la grande casa del mondo per la gloria di Dio e la concordia di tutti gli uomini». Da parte sua il colonnello Salerno ha definito quella di ieri «una giornata particolarmente significativa. È la firma di un atto formale che suggella un legame che dura ormai da cento anni. Un legame che si estende a tutto il territorio che ci ospita e che ci vede presenti durante i diversi eventi religiosi quali il recente pellegrinaggio Macerata-Loreto ma anche eventi che invece ci coinvolgono attivamente come in caso di esercitazioni o calamità naturali per portare supporto alla popolazione». Al termine della cerimonia i presenti si sono trasferiti nella Basilica per la recita dell’Angelus dall’interno della Santa Casa.