Vite donate. Coronavirus: addio a don John Ruvo, parroco "italiano" del Bronx
Monsignor John Ruvo
Il coronavirus si è portato via anche monsignor John (Giovanni) Ruvo, 93 anni, già parroco della parrocchia Madonna del Monte Carmelo nel quartiere del Bronx a New York. Un prete italiano di nascita ma a tutti gli effetti americano, e però legatissimo al nostro Paese e alla sua Chiesa.
A darne notizia è stato il quotidiano americano Bronx Times. Ruvo proprio recentemente aveva celebrato il suo 65 ° anniversario di sacerdozio festeggiato dalla numerosissima comunità di italoamericani del popolare quartiere newyorkese.
Giovanni “John” Ruvo era nato a Castelgrande, in provincia di Potenza, nel 1927 e con la famiglia nel 1932 era emigrato in America, dov’era cresciuto a Belmont, nel Bronx. Dopo l’età della pensione aiutava nella parrocchia di St. Joseph a New Rochelle ed era solito celebrare la Messa in italiano la domenica mattina, al termine della quale spesso andava a trovare i membri della società Sciaresi d'America all'interno dei locali della parrocchia dove scambiava quattro chiacchiere e gustava un cappuccino. "Mons. Ruvo - fa sapere Francesco Azzara, presidente della Società Sciaresi d'America, radicata nel centro alle porte di Palermo - per noi emigrati italiani era un punto di riferimento, sempre disponibile, aveva quello spiccato senso di umorismo che lo contraddistingueva, un sacerdote di altri tempi. Lo ricorderemo con gioia e per il suo amore per la lingua e la cultura italiana delle quali era fiero".
Nel mese di ottobre 2019, in occasione della festa degli "Sciaresi d'America" una delegazione, partita da Sciara e guidata dal parroco don Claudio Antonio Grasso aveva fatto visita alla comunità presente a New York, e in quella sede i due sacerdoti avevano concelebrato la Messa prima del consueto pranzo annuale. Anche don Grasso ha espresso il suo cordoglio ricordandolo via Facebook: "Ringrazio il buon Dio per avermi fatto conoscere questo umile servo del Signore. Grazie dell' accoglienza monsignor Ruvo e per quello che ha fatto per i compaesani di Sciara per la loro crescita spirituale. Arrivederci in Dio".