La riforma della Curia. Riforma della Curia, padre Lombardi: nessuna bozza
Alla vigilia del Concistoro dei cardinali, giovedì e venerdì in Aula Nuova del Sinodo, quando verrà presentato il cammino compiuto finora dal C9, padre Federico Lombardi oggi ha fatto il punto sulla sessione dei lavori del Consiglio dei cardinali, che si concluderà nel pomeriggio, alla presenza di Papa Francesco, assente alla riunione di stamani perché occupato con l’udienza generale. Domattina il Concistoro si aprirà, dopo la preghiera, con una breve introduzione di saluto del Pontefice, seguita da un intervento del cardinale Angelo Sodano, decano del collegio cardinalizio. Quindi, a porte chiuse, le relazioni a oltre cento cardinali di monsignor Semeraro e del cardinale Rodríguez Maradiaga, sul progetto di riforma della Curia. A tal proposito padre Lombardi, sollecitato dai giornalisti, ha smentito bozze già circolanti della riforma: “Non fatevi manere per il naso. Ci sono persone che hanno scritto in questi giorni che c’era un documento, una bozza di 66 pagine e con 100 e passa articoli. Ho quindi chiesto se davvero ci fosse questa bozza. Sono caduti dalle nuvole e mi hanno detto che forse la stampa fa riferimento ad un appunto dell’anno scorso. Questo è tutto. Il che vuol dire che non è un documento di lavoro presentato ai nove cardinali e su cui si sia discusso e si sia detto andiamo avanti”. Il direttore della Sala Stampa ha precisato di non prevedere tempi brevi per la riforma della Costituzione apostolica Pastor Bonus: “Ci sono alcune cose di cui si è già parlato con una certa concretezza: l’ipotesi di questi due nuclei dei Laici-famiglia-vita e Carità-giustizia-pace. Questi sembrano due argomenti già un po’ più maturi. Non penso che ci siano molte altre cose concrete in discussione o come punti particolari su cui dare dei pareri 'sì' o 'no'".
Domani sono previsti interventi, ma poiché ci saranno oltre cento porporati provenienti da ogni parte del mondo, essi saranno piuttosto brevi. "L'idea del Papa - ha spiegato Lombardi - è di allargare le consultazioni. Lo scopo è che i cardinali siano informati e possano anche dire la loro opinione".