Chiesa

Sacro Collegio. Il Papa ai cardinali: la Chiesa ha bisogno di voi

sabato 22 febbraio 2014
"La Chiesa ha bisogno di voi, della vostra collaborazione, e prima ancora della vostra comunione, con me e tra di voi. La Chiesa ha bisogno del vostro coraggio, per annunciare il Vangelo in ogni occasione opportuna e non opportuna, e per dare testimonianza alla verità". Così Papa Francesco si è rivolto sabato mattina, nella Basilica di San Pietro, ai 18 nuovi cardinali creati oggi. Il 19esimo, Loris Capovilla, 98 anni, era assente per motivi legati all'età avanzata; il neocardinale ha seguito la cerimonia in tv e riceverà la berretta cardinalizia sabato prossimo, 1 marzo, a Sotto il Monte, dalle mani del decano del collegio cardinalizio, Angelo Sodano. "La Chiesa ha bisogno della vostra preghiera, per il buon cammino del gregge di Cristo, la preghiera - non dimentichiamolo! - che, con l'annuncio della Parola, è il primo compito del Vescovo. La Chiesa ha bisogno della vostra compassione soprattutto in questo momento di dolore e sofferenza in tanti Paesi del mondo. Esprimiamo insieme la nostra vicinanza spirituale alle comunità ecclesiali, a tutti i cristiani che soffrono discriminazioni e persecuzioni. Dobbiamo lottare contro ogni discriminazione! La Chiesa ha bisogno della nostra preghiera per loro, perché siano forti nella fede e sappiano reagire al male con il bene. E questa nostra preghiera si estende ad ogni uomo e donna che subisce ingiustizia a causa delle sue convinzioni religiose". Questo il richiamo dell'omelia, pronunciata dal Papa, che è entrato nella Basilica intorno alle 11 per presiedere il Concistoro ordinario pubblico per la creazione di 19 nuovi cardinali. Nella basilica erano presenti le delegazioni ufficiali delle 15 nazioni d'origine dei cardinali - presenti i presidenti di Brasile e Haiti, Dilma Rousseff e Michel Martelly - e di Regioni e Province italiane.  
Alla cerimonia ha assistito anche il Papa emerito Benedetto XVI che, vestito con un soprabito bianco sopra la talare, e con lo zucchetto bianco, era seduto in prima fila a fianco delle postazioni del Collegio cardinalizio. È stato salutato "con affetto e venerazione" dal neo-cardinale Pietro Parolin nel suo indirizzo di saluto e gratitudine, "lieti per la sua presenza in mezzo a noi". ​Un applauso dei presenti ha salutato le sue parole. Il Papa Emerito ha preso posto alla fine della fila, accanto al patriarca maronita Bechera Rai e al quarto cardinale vescovo, il portoghese Josè Saraiva Martins.
Al suo ingresso in basilica, papa Francesco, dopo aver percorso in processione la navata si è diretto verso Benedetto XVI e lo ha abbracciato. È la prima cerimonia pubblica in basilica in cui sono presenti entrambi. ​Al termine dell'omelia Poi Papa Francesco ha pronunciato - nel suo primo Concistoro - i nomi dei 19 nuovi cardinali, 16 dei quali entrerebbero in un eventuale Conclave e 3 ultraottantenni. In quel momento è stato superato di due unità il numero dei cardinali elettori fissato da Paolo VI. Da oggi sono infatti 122, dei quali 41 creati da Giovanni Paolo II, 65 creati da Benedetto XVI e 16 da Papa Francesco. I non-elettori saranno invece 96: 2 creati da Paolo VI, 75 da Giovanni Paolo II, 16 cda Benedetto XVI e 3 creati da Francesco.
In totale dunque i cardinali di Santa Romana Chiesa da oggi sono 218: 2 creati da Paolo VI, 116 da Giovanni Paolo II, 81 da Benedetto XVI, 19 creati da Francesco. I nuovi porporati provengono da 15 Paesi: 8 dall'Europa: 5 dall'Italia, tra cui un non elettore, 3 dal resto dell'Europa (Germania, Gran Bretagna e Spagna/non elettore), 4 dall'America settentrionale e centrale (Canada, Nicaragua, Haiti e Antille/non elettore), 3 dall'America meridionale (Cile, Brasile, Argentina), 2 dall'Africa (Costa d'Avorio e Burkina Faso), 2 dall'Asia (Corea e Filippine).Il rito è proseguito con la professione di fede dei nuovi cardinali e il giuramento di fedeltà e obbedienza al Papa e ai suoi successori. I nuovi cardinali hanno poi ricevuto la berretta cardinalizia dalle mani del Papa, che ha anche consegnato l'anello e assegnato un chiesa di Roma "quale segno di partecipazione alla sollecitudine pastorale del Papa nell'Urbe".
 
Nel pomeriggio di sabato ci sono state le cosiddette "visite di calore": incontri e clima di festa nel Palazzo apostolico e nell'Aula Paolo VI per gli incontri che i singoli neo cardinali hanno avuto con una folla di gente tra semplici fedeli, amici, parenti, prelati e gli stessi confratelli cardinali del Sacro collegio. Lunghe code si sono formate per salutare PietroParolin, Lorenzo Baldisseri, Gerhard Mueller, Beniamino Stella, ma anche per gli "stranieri", disposti nelle varie zone dell'Aula Paolo VI. In tanti si sono messi in viaggio dal Brasile per salutare il loro nuovo cardinale Joao Tempesta, così come numerosissimi erano gli argentini venuti per il successore di Bergoglio a Buenos Aires, Mario Aurelio Poli. Fila anche per ricevere una benedizione dal neo cardinale nicaraguense, Leopoldo Brenes. Il neocardinale filippino Orlando Quevedo ha ricevuto l'omaggio dei fedeli simbolicamente accompagnato da una coppia di fede musulmana, segnale importante da parte di un cardinale che proviene da un'area dove il conflitto tra cristiani e musulmani assume anche forme violente. Dall'altro lato della sala, l'haitiano Chibly Langlois, il più giovane di questo concistoro con i suoi 55 anni, che a chi lo ha avvicinato ha ricordato la difficilissima situazione dell'isola, già tra i Paesi più poveri del mondo, dopo lo sconvolgente terremoto di quattro anni fa.