Chiesa

L'iniziativa. Con i mosaici di Ravenna il Vangelo si può toccare e vivere

Daniela Verlicchi sabato 20 luglio 2024

Uno dei pannelli sensoriali che riproducono i mosaici della basilica Sant'Apollinare Nuovo

I mosaici, tra le dita. Bellezza a 360 gradi, per tutti. Ravenna si prepara ad accogliere i pellegrini in arrivo per il Giubileo con una logica di accessibilità universale. Ieri mattina, nella basilica paleocristiana di Sant’Apollinare Nuovo, sono stati presentati i percorsi di accessibilità per l’anno santo 2025.

Il Giubileo “passa” anche da Ravenna: la diocesi che, attraverso l’Opera di Religione gestisce cinque degli otto monumenti Unesco della città, ha aderito al progetto Cei «Giubileo for All» che punta a creare in tutt’Italia itinerari accessibili per i pellegrini. Grazie ai 15 pannelli multisensoriali e tattili che sono il fulcro del progetto, i mosaici si potranno “toccare”, sentire i profili dei volti di Cristo e dei santi e le architetture delle basiliche, seguire i contorni delle tessere, percepire materiali e luci. Lo potranno fare tutti, a prescindere dalle capacità e abilità grazie all’apparato di mappe tattili e parlanti e alle guide audio-video accessibili in lingua dei segni italiana (Lis) e internazionale, con un semplice smartphone, a partire dal Qr code presente sul pannello.

È l’emozione provata da Salvatore Bentivegna, vicepresidente nazionale del Mac (Movimento apostolico ciechi) che assieme a Ens (Ente nazionale sordi) e all’Istituto Sordi di Torino ha contribuito realizzare i pannelli: «Prima “vedevo” il Cristo in trono (uno dei mosaici di Sant’Apolllinare Nuovo, ndr) spiegato da una guida ravennate – racconta –: toccare le forme con le dita, è una sensazione molto diversa. Riesci davvero a farti un’idea». È una scelta di campo quella dell’accessibilità universale per la diocesi di Ravenna-Cervia, evidente nella preghiera segnata in Lis e con sottotitolazione con la quale si è aperta la presentazione dei pannelli e il seminario successivo dal titolo «Il volto della speranza risplende nei mosaici di Ravenna» al quale hanno partecipato, tra gli altri, suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio nazionale Cei per la pastorale delle persone con disabilità, l’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni, il prefetto Castrese de Rosa, il sindaco Michele de Pascale e al quale ha inviato un contributo video la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli. Ma anche nel rendere le celebrazioni per il patrono, Sant’Apollinare, più accessibili, con la sottotitolazione e la “traduzione” in Lis della Messa pontificale di martedì prossimo, 23 luglio.

L'arcivescovo di Ravenna-Cervia, Lorenzo Ghizzoni, scopre uno dei pannelli sensoriali che riproducono i mosaici della basilica Sant'Apollinare Nuovo - Opera di Religione

«Questa diocesi ha fatto una rivoluzione culturale che parte dal toccare, usare tutti i nostri sensi, per partecipare e vedere – dice suor Donatello –. Un progetto ideato per le persone disabili e soprattutto progettato con loro. Questi luoghi sono nati come annuncio del Vangelo per tutti. Ora lo sono davvero per tutti, nessuno escluso. E questo passa attraverso la bellezza». È un «arricchimento del percorso, per l’oggi e anche per il futuro – ha aggiunto l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, Lorenzo Ghizzoni –. E una grande occasione per il Giubileo. Coloro che, da pellegrini, verranno a Ravenna potranno trovare itinerari accessibili a tutti tra i tesori di arte e fede della nostra città». «Le persone con disabilità in Italia sono tra gli 8 e i 13 milioni – quantifica Serafino Corti, coordinatore tecnico-scientifico dell’Osservatorio sulla condizione di queste persone alla Presidenza del consiglio dei ministri –. E solo tra il 4 e il 6% dei luoghi sono accessibili. Aver investito sul loro tempo libero è un segno che dà dignità». «Si tratta di una platea immensa di persone – aggiunge Dino Angelaccio, coordinatore del progetto “Giubileo for all” –: il 15% possono pensare di visitare un luogo della cultura, solo il 5% di partecipare a un evento. Eppure da tempo esistono linee guida per ideare, promuovere un evento che sia per tutti. Da Ravenna lanciamo questa sfida ambiziosa. La cifra è l’accessibilità universale».

E l’accessibilità è anche una delle condizioni necessarie per il riconoscimento di siti Unesco, aggiunge Maurizio Di Stefano, presidente di Icomos Italia (International council on monuments and sites). «Il diritto alla bellezza è un diritto universale quindi deve essere per tutti e di tutti – prosegue Angelaccio –. Questi pannelli che presentano rilievi e texture e altezze differenti permettono a tutti di vivere un’esperienza di bellezza. Al centro c’è la persona al di là delle sue caratteristiche fisiche, sensoriali, anagrafiche e linguistiche» Mosaici e non solo. Oltre ai pannelli tattili, per l’Anno santo per i pellegrini che arriveranno in città sono stati progettati anche quattro itinerari sulle orme di santi e figure significative della spiritualità ravennate. Oltre al percorso nei monumenti Unesco, ce n’è uno alla scoperta dei volti di Maria sul territorio, uno che segue le tracce di Dante Alighieri in città, dalla parrocchia che ne ha accolto le esequie alla zona dantesca e infine alla ricerca delle rappresentazioni del santo patrono. Itinerari che verranno illustrati in una “guida del pellegrino” disponibile per l’anno del Giubileo e contenente testi per vivere un momento di preghiera in ogni tappa.