Chiesa

COMUNICATO FINALE ASSEMBLEA GENERALE. Educare, missione del decennio

sabato 29 maggio 2010
Un’ampia e cordiale partecipazione ha caratterizzato la 61ª Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana, riunita nell’Aula del Sinodo della Città del Vaticano dal 24 al 28 maggio 2010. Hanno preso parte ai lavori 237 membri, 21 vescovi emeriti, 23 delegati di Conferenze episcopali europee, i rappresentanti di religiosi, consacrati e della Consulta nazionale delle aggregazioni laicali, nonché alcuni esperti in ragione degli argomenti trattati.I vescovi hanno approvato il testo degli Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020, incentrati sul tema dell’educazione. Il compito educativo è stato il cuore del discorso con il quale giovedì 27 maggio papa Benedetto XVI ha rivolto ai partecipanti la sua parola autorevole e illuminata.Nella prolusione il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, ha presentato in maniera organica e completa alcune questioni salienti: il dramma degli abusi sessuali commessi da sacerdoti su minori, occasione per richiamare anche il significato profondo della vocazione sacerdotale e la dimensione contemplativa della vita; la questione educativa, orizzonte nel quale valorizzare il ruolo della famiglia e della scuola e ribadire l’importanza della formazione di operatori nel campo della vita sociale e politica e della comunicazione; il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, che vede «i credenti in Cristo tra i soci fondatori del Paese».Tra i temi pastorali, è stato oggetto di approfondimento specifico la presenza e il servizio dei sacerdoti stranieri in Italia.Come ogni anno, si è dato spazio ad alcuni adempimenti amministrativi: l’approvazione del bilancio consuntivo della Cei; la definizione dei criteri di ripartizione delle somme derivanti dall’otto per mille per l’anno 2010; la presentazione del bilancio consuntivo dell’Istituto Centrale per il sostentamento del clero.Distinte comunicazioni hanno illustrato la Fondazione Missio e il coordinamento degli organismi pastorali missionari; l’influsso di Internet nell’azione pastorale della Chiesa in Italia; l’applicazione agli enti ecclesiastici delle normative in materia di sicurezza. Inoltre sono stati presentati alcuni appuntamenti di saliente rilievo previsti nei prossimi mesi: la 46ª Settimana sociale dei cattolici italiani (Reggio Calabria, 14-17 ottobre 2010), la 26ª  Giornata mondiale della gioventù (Madrid, 16-21 agosto 2011) e il 25° Congresso eucaristico nazionale (Ancona, 4-11 settembre 2011). L’Assemblea ha eletto il vice presidente per l’area nord e i presidenti delle dodici Commissioni episcopali.Educare, priorità pastoraleÈ una Chiesa che intende interpretare la propria missione «senza complessi e senza menomazioni» quella che emerge dalla 61ª Assemblea generale della Cei, approvando il testo degli Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020: un «orizzonte temporale proporzionato alla radicalità e all’ampiezza della domanda educativa», come sottolineato da Benedetto XVI nel suo discorso di giovedì 27 maggio.In tale intervento – incentrato essenzialmente sul tema dell’educazione – il Papa ha richiamato anzitutto la necessità di superare «un falso concetto di autonomia», in virtù del quale «l’uomo dovrebbe svilupparsi solo da se stesso, senza imposizioni da parte di altri, i quali potrebbero assistere il suo autosviluppo, ma non entrare in questo sviluppo». Al riguardo, ha ribadito che «solo l’incontro con il "tu" e con il "noi" apre l’"io" a se stesso", per cui "la cosiddetta educazione antiautoritaria non è educazione, ma rinuncia all’educazione». Vanno inoltre superati, ha spiegato il Santo Padre, «scetticismo» e «relativismo», che escludono le «due fonti che orientano il cammino umano», ossia la natura – intesa oggi come «una cosa puramente meccanica», priva di «alcun imperativo morale, alcun orientamento valoriale, alcun orientamento dall’essere stesso» – e la Rivelazione («considerata o come un momento dello sviluppo storico, quindi relativo come tutto lo sviluppo storico e culturale» o, comunque, non comprendente «contenuti, ma solo motivazioni»). Quando tacciono la natura e la Rivelazione – ha aggiunto Benedetto XVI – «anche la terza fonte, la storia, non parla più, perché diventa solo un agglomerato di decisioni culturali, occasionali, arbitrarie, che non valgono per il presente e per il futuro».Nell’incoraggiare la Chiesa italiana a «percorrere senza esitazione la strada dell’impegno educativo», il Papa ha additato l’obiettivo di «formare le nuove generazioni, perché sappiano entrare in rapporto con il mondo, forti di una memoria significativa, di un patrimonio interiore condiviso, della vera sapienza, che - mentre riconosce il fine trascendente della vita - orienta il pensiero, gli affetti e il giudizio».Tale orizzonte di senso ha costituito lo sfondo anche della prolusione del cardinale presidente, ripresa e valorizzata da un ampio dibattito assembleare. In particolare, essa ha ribadito la necessità che «si affermi una generazione di adulti che non fuggano dalle proprie responsabilità perché disposti a mettersi in gioco, a onorare le scelte qualificanti e definitive, a cogliere - loro per primi - la differenza abissale tra il vivere e il vivacchiare».Il testo degli Orientamenti pastorali è stato presentato nelle sue articolazioni: la lettera di consegna; i quattro capitoli, che evidenziano i fondamenti biblici, teologici, ecclesiali e i riferimenti socio-culturali dell’educazione e indicano i percorsi pedagogici e pastorali conseguenti; la proposta di alcune indicazioni relative a una possibile agenda pastorale per la scansione del decennio. Alla presentazione è seguito il dibattito in aula e nei gruppi di studio. Ascoltata la sintesi finale, l’Assemblea ha approvato il documento a larga maggioranza, demandando al gruppo redazionale di integrarlo alla luce delle osservazioni emerse e degli emendamenti votati. Il testo definitivo sarà presentato nel prossimo settembre al Consiglio episcopale permanente, che ne autorizzerà la pubblicazione. Soci fondatori del PaeseCon i nuovi Orientamenti pastorali la Chiesa aggiunge un altro tassello al proprio impegno sul fronte del bene comune, forte di una tradizione e di una storia millenarie, che l’hanno vista in prima linea a servizio dell’uomo e del suo sviluppo integrale. Per questo nella prolusione il cardinale presidente - guardando all’imminente ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia - non ha esitato ad affermare che «i credenti in Cristo si sentono tra i soci fondatori di questo Paese».Nell’assicurare che la Chiesa - animata dalla premura per «l’interiore unità e la consistenza spirituale» dell’Italia - «non risparmierà energie morali né culturali per partecipare al significativo anniversario», egli ha ribadito che «l’unità del Paese resta una conquista e un ancoraggio irrinunciabili: ogni auspicabile riforma condivisa, a partire da quella federalista, per essere un approdo giovevole, dovrà storicizzare il vincolo unitario e coerentemente farlo evolvere per il meglio di tutti». Guardando al futuro, ha evidenziato due realtà strettamente connesse con il bene del Paese: la famiglia, per la quale ha domandato con urgenza «una politica che sia orientata ai figli», anche al fine di uscire dal «lento suicidio demografico» verso il quale l’Italia sta scivolando; il lavoro, «preoccupazione che angoscia», per cui è stato chiesto «un supplemento di sforzo e di cura all’intera classe dirigente del Paese».Questi temi sono stati ampiamente ripresi nel dibattito assembleare, nel quale è pure emersa l’opportunità di individuare un atto comune in vista della ricorrenza. Anche in questo senso la prossima Settimana sociale, prevista in ottobre a Reggio Calabria, costituisce un’opportunità preziosa.Una verità odiosa, affrontata con chiarezzaI sacerdoti sono ogni giorno a servizio del bene di tutti: «Per come stanno in mezzo al popolo, per come operano, per come si spendono – ha evidenziato il cardinale presidente nella prolusione – i nostri sacerdoti sono la gloria della nostra Chiesa. I casi di indegnità non possono oscurare il luminoso impegno che il clero italiano nel suo complesso, da tempo immemore, svolge in ogni angolo del Paese». Il riconoscimento, condiviso dall’Assemblea, è tanto più significativo in quanto giunge in un momento in cui la Chiesa è ferita dal dramma della pedofilia, un problema «terrificante», affrontato dal Papa «in maniera chiara ed incisiva». Numerosi interventi hanno ribadito la necessità di una vera penitenza e conversione, unita al coraggio della verità – che, anche quando è «dolorosa ed odiosa», non può essere taciuta o coperta – senza peraltro lasciarsi intimidire da generalizzazioni strumentali. Più voci hanno sottolineato la centralità della formazione – in particolare negli anni del Seminario – per la quale sono richieste precise competenze, unite a un corretto discernimento, nonché ad una costante attenzione alla qualità umana e spirituale della vita del clero.Presenza e servizio pastorale dei sacerdoti stranieri in ItaliaLa missione, che non conosce confini, vive di scambio e di cooperazione tra le Chiese. Alla generosa tradizione italiana – che annovera a tutt’oggi circa diecimila missionari, fra cui cinquecento sacerdoti diocesani fidei donum – in tempi recenti si è affiancato anche il fenomeno inverso, che fa registrare una crescente presenza di sacerdoti stranieri, coinvolti a tempo pieno nella pastorale delle diocesi italiane. Tale fenomeno è stato presentato analizzando alcune questioni di fondo: le motivazioni che soggiacciono a tale presenza; il rischio di impoverire le Chiese di provenienza, contribuendo nel contempo a raffreddare la disponibilità italiana alla missione; la necessità di accompagnare attivamente queste nuove presenze.Adempimenti di carattere giuridico-amministrativoL’Assemblea ha approvato la modifica dei termini per l’approvazione e la comunicazione dei bilanci consuntivi degli Istituti Diocesani ed Interdiocesani per il sostentamento del clero. Come ogni anno, è stato presentato e approvato il bilancio consuntivo della Cei, sono stati definiti e approvati i criteri per la ripartizione delle somme derivanti dall’otto per mille per l’anno 2010 ed è stato illustrato il bilancio consuntivo dell’Istituto centrale per il sostentamento del clero.Comunicazioni e informazioniDistinte comunicazioni hanno illustrato la Fondazione Missio e il coordinamento degli organismi pastorali missionari; l’influsso di internet nell’azione pastorale della Chiesa in Italia; l’applicazione agli enti ecclesiastici delle normative in materia di sicurezza. Inoltre sono stati presentati alcuni appuntamenti di saliente rilievo previsti nel prossimo futuro: la 46ª Settimana sociale dei cattolici italiani (Reggio Calabria, 14-17 ottobre 2010), la 26ª Giornata mondiale della gioventù (Madrid, 16-21 agosto 2011) e il 25° Congresso eucaristico nazionale (Ancona, 4-11 settembre 2011). È stata presentata la prossima Giornata per la carità del Papa, prevista per il 27 giugno, ed è stato approvato il calendario delle attività della Cei per il 2010-2011.A conclusione dei lavori, i vescovi hanno deciso di indirizzare una lettera ai presbiteri italiani, confermando il particolare apprezzamento per il loro servizio e ribadendo i valori fondamentali evidenziati nell’Anno Sacerdotale.LE NOMINENel corso corso dei lavori, l’Assemblea generale ha eletto vice presidente della Cei per l’area Nord monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo- vescovo di Vicenza. Ha poi provveduto a eleggere i presidenti delle dodici Commissioni episcopali, che faranno parte del Consiglio permanente per il prossimo quinquennio:– monsignor Marcello Semeraro, vescovo di Albano, presidente della Commissione episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi;– monsignor Alceste Catella, vescovo di Casale Monferrato, presidente della Commissione episcopale per la liturgia;– monsignor Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi, presidente della Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute;– monsignor Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, presidente della Commissione episcopale per il clero e la vita consacrata;– monsignor Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina e assistente ecclesiastico generale dell’Azione cattolica italiana, presidente della Commissione episcopale per il laicato;– monsignor Enrico Solmi, vescovo di Parma, presidente della Commissione episcopale per la famiglia e la vita;– monsignor Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, presidente della Commissione episcopale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese;– monsignor Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo;– monsignor Gianni Ambrosio, vescovo di Piacenza-Bobbio, presidente della Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università;– monsignor Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Boiano, presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace;– monsignor Claudio Giuliodori, vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, presidente della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali;– monsignor Bruno Schettino, arcivescovo di Capua, presidente della Commissione episcopale per le migrazioni.L’Assemblea generale ha eletto membri del Consiglio per gli affari economici: monsignor Alfonso Badini Confalonieri, vescovo di Susa; monsignor Giovanni Paolo Benotto, arcivescovo di Pisa; monsignor Pietro Farina, vescovo di Caserta; monsignor Lorenzo Ghizzoni, vescovo ausiliare di Reggio Emilia-Guastalla.La presidenza della Cei, nella riunione del 24 maggio, ha nominato Assistenti ecclesiastici dell’Università Cattolica del Sacro Cuore: per la sede di Milano, padre Aldo Viscardi, Imc; per la sede di Roma, don Paolo Morocutti, dell’arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino.Il Consiglio episcopale permanente, nella sessione straordinaria del 26 maggio, ha provveduto alle seguenti nomine:– don Cataldo Zuccaro, della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, assistente ecclesiastico nazionale del Movimento ecclesiale di impegno culturale (Meic), per un ulteriore triennio;– don Paolo Mignani, dell’arcidiocesi di Torino, assistente ecclesiastico nazionale della Gioventù operaia cristiana (Gioc); – don Renzo Migliorini, della diocesi di Verona, assistente ecclesiastico nazionale del Movimento apostolico ciechi, per un ulteriore quadriennio;– dottor Alberto Ratti, presidente nazionale maschile della Federazione universitaria cattolica italiana (Fuci). Il Consiglio permanente ha aggiornato la composizione del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali dei cattolici italiani, per quanto concerne i membri vescovi: monsignor Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Boiano, presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace; monsignor Arrigo Miglio, vescovo di Ivrea; monsignor Michele Pennisi, vescovo di Piazza Armerina. Monsignor Miglio è stato confermato presidente dello stesso Comitato.