Per bocca del Consiglio Episcopale Permanente – riunito ad Ancona dal 24 al 27 gennaio 2011, sotto la presidenza del Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova – la Chiesa che vive in Italia ha parlato al Paese con riconosciuta autorevolezza e credibilità. Ha saputo farlo dimostrando unità di giudizio, anche nella disamina delle delicate problematiche che ne stanno segnando la vita politica e sociale. I Vescovi sono intervenuti in quanto pastori, animati da una chiarezza morale lontana da ogni faziosità, capaci di una parola di fiducia e d’incoraggiamento, sostenuti dal desiderio dei credenti e di tutti i cittadini di superare le difficoltà del momento presente. I giovani hanno rappresentato la lente, attraverso la quale leggere la realtà: di qui l’attenzione alle loro attese, prima fra tutte quella dell’accesso al mondo del lavoro. I Vescovi, consapevoli del fatto che il vincolo religioso è stato la radice da cui è scaturita la prima coscienza dell’identità nazionale, hanno riaffermato con convinzione l’impegno educativo della Chiesa, orizzonte che abbraccia i suoi diversi ambiti di azione nel Paese. In tale prospettiva, alla luce degli Orientamenti pastorali per il decennio, hanno individuato il tema principale della prossima Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, che si terrà a Roma dal 23 al 27 maggio 2011: “Introdurre e accompagnare all’incontro con Cristo nella comunità ecclesiale: soggetti e metodi dell’educazione alla fede”, e hanno tratteggiato le linee di approfondimento della tematica educativa nel corso del decennio. È stato presentata e discussa la bozza del documento conclusivo della 46a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, celebrata a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre scorso. Il testo sarà pubblicato nelle prossime settimane a firma del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali. Nel medesimo contesto, i Vescovi si sono confrontati sulle scuole e le esperienze di formazione socio-politica di ispirazione cattolica e sulle prospettive di un loro sviluppo. Ampio spazio è stato dedicato al confronto sulla formazione umana, spirituale e teologica offerta nei circa cento seminari maggiori esistenti in Italia: è stata una preziosa occasione di condivisione su un tema cruciale per la vita e il futuro delle comunità ecclesiali. Il Consiglio Permanente ha approvato i nuovi parametri per l’edilizia di culto per il 2011 e il Messaggio d’invito al XXV Congresso Eucaristico Nazionale, che si terrà proprio ad Ancona dal 3 all’11 settembre prossimi, per accompagnare il cammino di preparazione delle diocesi italiane a tale importante appuntamento.
1. Una prolusione condivisa Una forte unità di giudizio da parte dei membri del Consiglio Permanente è emersa nell’articolato dibattito seguito alla prolusione del Cardinale Presidente. Si è registrata in tutti gli interventi una profonda condivisione del tono e ancor prima dei contenuti del suo intervento.I Vescovi hanno apprezzato la pacatezza, la profondità e l’equilibrio di una lettura della realtà né reticente né aggressiva, e nel contempo capace di dar conto del disagio morale che serpeggia nel nostro Paese. In particolare – è stato rilevato – la posizione espressa dal Cardinale Presidente ha saputo tener conto della complessità dei fattori in gioco, senza prestarsi a interpretazioni di parte e riconducendo la questione a un livello culturale ed etico che chiama in causa la responsabilità di tutti, in particolare di quanti hanno maggiori responsabilità in vista del bene comune. I Vescovi hanno anche condiviso l’apertura al futuro che ha connotato l’intervento del Cardinale Presidente, soprattutto laddove egli ha rilanciato come un’opportunità la sfida educativa, rappresentata in primo luogo dal mondo giovanile. Proprio questa dimensione – è stato ribadito – necessita di venir assecondata e orientata dalla società intera, che dovrà essere sempre più “comunità educante”, e dalla comunità cristiana nel suo sforzo evangelizzatore, per superare quel cinismo e quel disincanto che sempre più si fanno strada nelle pieghe del sentire comune.
2. Il decennio sull’educazione: obiettivi e prioritàIn vista della programmazione del decennio alla luce degli Orientamenti pastorali dell’episcopato italiano, Educare alla vita buona del Vangelo, i Vescovi hanno fatto tesoro delle indicazioni emerse dai gruppi di studio dell’Assemblea Generale tenuta ad Assisi nel novembre scorso, circa gli obiettivi e le priorità su cui investire. Il confronto ha permesso di rivisitare i momenti salienti dell’azione educativa delle comunità ecclesiali, in vista di un nuovo slancio della loro missione evangelizzatrice. Si tratta, è stato sottolineato, di adattare l’ideale al reale, senza rinunciare a far tendere quest’ultimo all’ideale. Concentrandosi sulle attività direttamente indirizzate all’educazione della persona, i Vescovi hanno portato l’attenzione sull’iniziazione cristiana, la catechesi, la pastorale giovanile, l’insegnamento della religione cattolica, la formazione iniziale e permanente dei presbiteri e degli operatori pastorali, la preparazione al matrimonio, la formazione permanente degli adulti e quella all’impegno sociale e politico. È emersa la consapevolezza che l’iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi costituisce una chiave di accesso a una realtà pastorale più ampia, che abbraccia in primo luogo i genitori e le famiglie.Alla luce di queste considerazioni, è stato definito il tema principale della prossima Assemblea Generale, che si svolgerà a Roma dal 23 al 27 maggio: “Introdurre e accompagnare all’incontro con Cristo nella comunità ecclesiale: soggetti e metodi dell’educazione alla fede”.Guardando al decennio nel suo insieme, si è deciso di dedicarne la prima metà l’approfondimento tematico intorno al tema “Comunità cristiana ed educazione alla fede”, mentre la seconda parte sarà dedicata al tema “Comunità cristiana e città”. A fare da spartiacque quasi tra le due fasi, si porrà il Convegno ecclesiale nazionale di metà decennio. Sin da ora si è deciso di demandare alla Presidenza la costituzione di un gruppo di lavoro con il compito di avviare la riflessione sul Convegno nazionale.
3. Sale e luce: il documento conclusivo 46a della Settimana SocialeNelle prossime settimane sarà pubblicato, a cura del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani, il documento conclusivo della 46a Settimana Sociale, celebrata a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre scorso. La bozza del documento è stata esaminata dal Consiglio Permanente, che ne ha autorizzato la pubblicazione. Tra i motivi di speranza evidenziati in esso, vi è anzitutto l’esperienza di quanti hanno condiviso la volontà e l’impegno di adoperarsi per il conseguimento del bene comune, ponendo l’amore cristiano a fondamento del loro essere e del loro agire. Sono persone attente a promuovere una cultura dell’uomo, della vita e della famiglia, quale fonte di autentico sviluppo. Per loro la fede cristiana è chiave di lettura della storia e via di conoscenza sapienziale e costruttiva. Il documento riconduce la questione sociale alla questione antropologica nella sua integralità e la declina riprendendo le sessioni tematiche della Settimana Sociale: intraprendere (ambito nel quale la crisi economica è stata analizzata e ricondotta alle sue cause più profonde); educare (dove si ribadisce la centralità del ruolo dell’adulto e l’importanza di strumenti con cui sostenere famiglia e scuola e dove non manca una lettura della realtà giovanile, colta quale risorsa che chiede di trovare uno sbocco); includere (con attenzione al fenomeno migratorio, ai percorsi di cittadinanza e alle condizioni dei rifugiati); slegare (valorizzando le opportunità che ciascuno può offrire, come anche le opportunità del mercato, all’interno di un nuovo patto sociale); completare la transizione istituzionale (evitando di escludere i giovani, i poveri e i non qualificati, come pure di snaturare l’impianto della Costituzione).I Vescovi, in particolare, hanno sottolineato l’importanza di promuovere il volontariato in tutte le sue forme; la necessità di declinare il tema del federalismo alla luce dei principi di sussidiarietà e di solidarietà; l’importanza di additare figure emblematiche nell’impegno impegno sociale, quali Giuseppe Toniolo e don Pino Puglisi.In questa prospettiva, i Vescovi hanno condotto anche un’articolata riflessione sulle scuole e le esperienze di formazione all’impegno sociale e politico presenti sul territorio. Le motivazioni che le hanno originate e la loro ampia diffusione negli anni Ottanta hanno contribuito a far conoscere e apprezzare la dottrina sociale della Chiesa e a sensibilizzare alla partecipazione democratica alla vita del Paese. Nel contesto della prospettiva educativa e in sintonia con il costante richiamo del Santo Padre Benedetto XVI all’impegno dei cattolici a essere ovunque luce e sale, è stata riaffermata l’importanza dell’azione di formazione delle coscienze, attraverso il veicolo di una cultura politica che, nel mutare dei tempi, aspiri alla ricerca del bene comune. Si intendono, perciò, sostenere le diocesi che hanno avviato tali luoghi formativi e incoraggiare chi è disponibile a suscitarne di nuovi.
4. La formazione dei futuri presbiteriIl Consiglio Episcopale Permanente si è ampiamente soffermato sulla situazione dei circa cento seminari maggiori presenti in Italia e destinati alla formazione dei futuri presbiteri. Si tratta di soggetti spesso diversi fra loro per età, percorsi di studio, provenienze ed esperienze pregresse. Come è naturale, essi condividono le risorse e le fragilità che caratterizzano i loro coetanei. Curarne la formazione significa anzitutto evitare un approccio meramente funzionale al ministero, riconducendo la figura del sacerdote alla sua radice sacramentale e combinando opportunamente la crescita umana, spirituale e intellettuale dei candidati. Affinché l’essere prete non si riduca a un atteggiamento esteriore, ma sia una forma mentis in grado di caratterizzare tutta l’esistenza, i Vescovi avvertono la necessità di un cammino di fede adeguato al profilo sacerdotale, unito a un’affettività matura e equilibrata. Sono queste le condizioni irrinunciabili per vivere con serenità l’appartenenza alla communio presbiterale, per un’obbedienza non formale alla Chiesa nella persona del proprio Vescovo, per impostare relazioni adulte con i laici e per non soccombere di fronte alle inevitabili difficoltà dell’esperienza pastorale. La responsabilità primaria di assicurare la qualità dei preti di domani richiede a ogni diocesi l’investimento di adeguate risorse nella formazione dei formatori dei seminari, perché siano all’altezza del compito che la Chiesa affida loro.
5. Nuovi parametri per l’edilizia di cultoCome ogni anno, il Consiglio Permanente ha approvato le tabelle parametriche dei costi per la costruzione di nuovi edifici di culto. Rispetto al 2010, esse sono state aggiornate applicando alle singole voci di costo unitario l’incremento del 2%, secondo la variazione dell’indice ISTAT.
6. Il Messaggio d’invito al Congresso Eucaristico NazionaleL’ormai imminente celebrazione del Congresso Eucaristico Nazionale, che si terrà ad Ancona e nelle diocesi limitrofe dal 3 all’11 settembre e che culminerà con l’incontro con il Santo Padre, è la ragione che ha giustificato il fatto che, in via eccezionale, il Consiglio Permanente si sia riunito in quella città. Grati della calorosa accoglienza a loro riservata dall’Arcivescovo di Ancona – Osimo e dalle autorità locali, i Vescovi hanno approvato il Messaggio d’invito al Congresso Eucaristico Nazionale, rivolto a tutte le diocesi per sostenerle e accompagnarle nel cammino di preparazione di questo importante evento di fede e di preghiera, che intende ribadire il ruolo dell’Eucaristia quale faro di luce per la vita quotidiana. Il testo del Messaggio sarà diffuso a breve.
7. NomineNel corso dei lavori, il Consiglio Permanente ha provveduto alla seguenti nomine: - Presidente del Comitato per l’edilizia di culto: S.E. Mons. Filippo IANNONE, Vescovo di Sora – Aquino – Pontecorvo.- Coordinatore nazionale della pastorale per gli immigrati ucraini: don Yaroslav SEMEHEN (Ternpopil-Zboriv degli Ucraini).- Coordinatore nazionale della pastorale degli immigrati africani francofoni: don Denis KIBANGUMALONDA (Tivoli).- Consulente ecclesiastico nazionale della Federazione Italiana Unioni Diocesane Addetti al culto/Sacristi: mons. Alessandro GANDINI (Milano). - Consigliere spirituale nazionale dell’Associazione Rinnovamento nello Spirito Santo: don Guido PIETROGRANDE, SDB.La Presidenza della CEI, riunitasi il 24 gennaio 2011, ha proceduto a rinnovare la Commissione Mista Vescovi – Religiosi – Istituti secolari, che risulta ora così composta: S.E. Mons. Francesco Lambiasi, Vescovo di Rimini, Presidente della Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata, Presidente; S.E. Mons. Domenico CANCIAN, Vescovo di Città di Castello; S.E. Mons. Oscar CANTONI, Vescovo di Crema; S.E. Mons. Gianfranco Agostino GARDIN, Arcivescovo – Vescovo di Treviso; don Alberto LORENZELLI, SDB; padre Pier Luigi NAVA, SMM; padre Fidenzio VOLPI, OFMCap; suor Viviana BALLARIN, OP; suor Regina CESARATO, PDDM; suor Amalia COLUCCIA SFAlc; prof.ssa Piera GRIGNOLO.La Presidenza ha inoltre nominato:- membri del Comitato per l’edilizia di culto: don Vincenzo BARBANTE (Milano), per l’area Nord; dott. Stefano MORI, per l’area Centro; mons. Giovanni ACCOLLA (Siracusa), per l’area Sud; ing. Andrea ZAPPACOSTA, Segretario; mons. Giuseppe RUSSO, Responsabile del Servizio Nazionale per l’edilizia di culto; don Franco MAGNANI, Direttore dell’Ufficio Liturgico Nazionale.- Membro del Comitato per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici: don Francesco VALENTINI (Orvieto – Todi).- Membri della Commissione Nazionale Valutazione Film: mons. Dario Edoardo VIGANÒ, Presidente; dott. Massimo GIRALDI, Segretario; prof.ssa Giuliana ARCIDIACONO; suor Teresa BRACCIO, FSP; dott.ssa Elisa COPPONI; dott. Mario DAL BELLO; prof. Nicola DI MARCOBERARDINO; dott. Francesco GIRALDO; dott. Vittorio GIUSTI; prof.ssa Daniella IANNOTTA; prof.ssa Marina MATALONI; sig.ra Graziella MILANO; dott. Raffaele NAPOLI; dott. Lorenzo NATTA; dott. Beowulf PAESLER-LUSCHKOWKO; mons. Domenico POMPILI; dott. Renato TARANTELLI; dott. Giancarlo TARÉ.Roma, 28 gennaio 2011