Vaticano. Colloquio interreligioso su complementarietà uomo-donna
Papa Francesco era intervenuto sul tema della complementarietà uomo-donna l’11 aprile scorso, incontrando la Delegazione dell'Ufficio internazionale cattolico dell'infanzia (Bice). In quell’occasione, il Pontefice aveva ribadito “il diritto dei bambini a crescere in una famiglia, con un papà e una mamma capaci di creare un ambiente idoneo al suo sviluppo e alla sua maturazione affettiva. Continuando a maturare nella relazione, nel confronto con ciò che è la mascolinità e la femminilità di un padre e di una madre, e così preparando la maturità affettiva”.
“Ciò comporta al tempo stesso – aveva proseguito - sostenere il diritto dei genitori all’educazione morale e religiosa dei propri figli”. E a questo proposito aveva espresso il suo “rifiuto per ogni tipo di sperimentazione educativa con i bambini. Con i bambini e i giovani – aveva esclamato - non si può sperimentare. Non sono cavie da laboratorio! Gli orrori della manipolazione educativa che abbiamo vissuto nelle grandi dittature genocide del secolo XX – aveva detto con forza - non sono spariti; conservano la loro attualità sotto vesti diverse e proposte che, con pretesa di modernità, spingono i bambini e i giovani a camminare sulla strada dittatoriale del ‘pensiero unico’”. E citando la frase di un grande educatore, che si riferiva a progetti concreti di educazione, concludeva: “A volte, non si sa se con questi progetti … si mandi un bambino a scuola o in un campo di rieducazione”.