FILO DIRETTO. Colloqui fiorentini i vostri messaggi
Per molti di noi è stata la prima esperienza ai Colloqui fiorentini e senz'altro non è risultato semplice condividere i nostri pensieri, confrontarci e discutere, vincere la timidezza di esporre di fronte a così tanti ascoltatori.
Senz'altro, però, è stato facile farsi coinvolgere fin dall'inizio in questa nuova avventura, a partire dagli interventi del professor Maddalena e del "grande" D'Avenia.
Il lavoro svolto in preparazione a quest'incontro, la scoperta dell'opera ma, soprattutto, dell'uomo che l'ha prodotta, siamo sicuri, lasceranno il segno in ognuno di noi.
Di fatto trovarci a Firenze, luogo che di per sé ha ispirato la cultura di ogni tempo, percorrerne le strade, rimanere abbagliati dai suoi colori, ha creato le condizioni ideali per far sì che questo incontro con Foscolo sarà per noi la prima tappa di una passeggiata "sovra le stelle".
Silvia Tessarin, Elena OnestiSono uno studente che partecipa ai Colloqui fiorentini.
Dopo due sole ore dall’inizio dei Colloqui Fiorentini, già mi sentivo cambiato: questa esperienza è proprio una di quelle che ti consente non solo di arricchire il bagaglio delle tue conoscenze, ma insieme di migliorare te stesso. Assistere alle lezioni dei Colloqui è stato come innalzarmi con forte entusiasmo a un mondo diverso, platonico nel senso ideale del termine, e lontano da quella brutale monotonia della scuola. E il fatto che tutto questo sia avvenuto confrontandomi con giovani studiosi come me e docenti , lo ha reso ancora più eccitante. Posso realmente dire di uscire diverso da questa esperienza, povera di giorni, ma ricca di emozioni.
I colloqui fiorentini sono una grande occasione per noi ragazzi; questo evento ci offre la possibilità di poter approfondire lo studio di un autore e di poter capire meglio ciò che studiamo. Ho deciso di partecipare ai colloqui fiorentini poichè l’autore che si esamina quest anno mi piace molto; avendo studiato Foscolo a scuola sono rimasta affascinata dalla sua vita e dalle sue opere, mi sono immedesimata in lui e in molte cose mi ci sono ritrovata . Inoltre mi ha colpito molto il modo in cui si sono state trattate le diverse tematiche l’anno precedente (infatti è il secondo anno che partecipo alla manifestazione), ciò mi ha permesso di vedere l’autore di cui si parlava da un altro punto di vista. Nello specifico io insieme alle altre ragazze del mio gruppo abbiamo concentrato il nostro lavoro sui dubbi, sulle oscillazioni e sulle scelte contrastanti di Foscolo, analizzando alcuni suoi testi come “ Le ultime lettere di Jaopo Ortis”, e infine per completare il nostro lavoro abbiamo fatto una piccola brochure sull’isola di Zante per approfondire la conoscenza delle origini dell’autore. Questi incontri ci danno l’opportunità di capire di più cosa vuol dire vivere l'avventura della conoscenza e della cultura.
Ho proposto il lavoro ad alcuni alunni delle classi dove insegno perché, nell'esperienza di questi anni mi sono accorta che il lavoro che facciamo insieme, che parte da settembre per concludersi a febbraio con il convegno, ma che, sottolineo, ci trova impegnati in tutti questi mesi, è una grande possibilità per loro e per me incontrare un grande autore della nostra letteratura e scoprire o riscoprire che cosa ha da dire alla nostra vita. Il metodo di lavoro che proponiamo è una lettura dei testi nel paragone continuo con la nostra esperienza. Le domande che Foscolo pone nelle situazioni che vive, che fa vivere ai protagonisti dei suoi scritti, che pone nelle sue poesie sono anche le nostre domande: vale la pena incontrare un autore, interrogarlo e vedere che cosa ha da dirci. Quindi, per prima cosa ho proposto agli alunni letture di testi del nostro autore, poi, in base agli interessi, alle situazioni (si sono organizzati tre gruppi di ragazzi per fare il lavoro di approfondimento, ovvero le tesine) sono nati dei percorsi intorno a tematiche assai diverse: dall'approfondimento su Zante, l'isola che vide nascere il poeta alla ricerca sul cimitero di Londra in cui fu seppellito in prima istanza, dalla domanda e desiderio della bellezza intravista tra le onde dell'isola del mare Egeo, al dramma della morte lontano da casa. Oppure l'approfondimento, sempre a partire dai testi, sulla cifra di questo autore, che sembra essere la contraddizione! Questo anno alcuni miei alunni hanno partecipato, con mia grande sorpresa, anche alla sezione artistica del concorso, costruendo, un gruppo, un plastico del cimitero di Londra, e un altro una brochure che invita turisti a Zante (il nostro istituto ha un indirizzo di studi turistico).
Prof.ssa Chiara Staderini