La "perdurante crisi economico-finanziaria" sfida anche il mondo dell'agricoltura che è chiamato ad affrontarla con "rinnovato e profondo senso di responsabilità, dando prova di solidarietà e condivisione". Lo ha detto il Papa nell'udienza concessa, nella Sala Clementina, ai delegati della Assemblea nazionale della Confederazione Nazionale della Coldiretti, guidati dal presidente Sergio Marini. Nel suo discorso Benedetto XVI ha affrontato anche il tema del ruolo della famiglia e della necessità di tutelarlo anche nel mondo agricolo.Benedetto XVI, che ha ricordato il "ricco patrimonio ideale" della Coldiretti e la lungimiranza del suo fondatore, Paolo Bonomi, ha chiesto che "ciascuno si impegni, nel ruolo che ricopre, - ha detto - a sostenere gli interessi legittimi delle categorie che rappresenta, operando sempre con pazienza e lungimiranza, allo scopo di valorizzare gli aspetti più nobili e qualificanti della persona umana: il senso del dovere, la capacità di condivisione e di sacrificio, la solidarietà, l'osservanza delle giuste esigenze del riposo e della rigenerazione corporale e più ancora spirituale". Papa Ratzinger ha anche indicato le condizioni perché la "attività lavorativa" possa essere realmente "un prezioso strumento per la realizzazione di una convivenza più giusta ed umana": tra questi il "rispetto della dignità della persona", "la ricerca del bene comune", "l'onestà e la trasparenza nella gestione dei servizi", e ancora "sicurezza alimentare e tutela dell'ambiente e del paesaggio e promozione dello spirito di solidarietà". "Sia vostra premura - ha anche chiesto Papa Ratzinger alla Coldiretti - adoperarvi non solo perché le imprese agricole e i coltivatori diretti siano opportunamente tutelati, ma anche perché si attuino valide politiche sociali in favore della persona e della sua professionalità, considerando specialmente il ruolo cruciale della famiglia per l'intera società".