Come cambia la Chiesa nel mondo? Ci sono due strumenti che ci aiutano a capirlo:
l’Annuario pontificio, del quale è uscita l’edizione del 2015,
l’Annuarium Statisticum Ecclesiae 2013, curati dall’Ufficio centrale di statistica della Chiesa, appena arrivati nelle librerie. Volumi ricchi di informazioni e cifre che raccontano la vita dei cattolici. Una sorta di radiografia generale della Chiesa, che abbraccia tutti i continenti. Vediamo insieme alcune voci importanti che ci aiutano a capire la presenza cattolica sul nostro pianeta, tra il 22 febbraio 2014 e il 14 febbraio 2015.
Le novità
Durante tale periodo sono state elevate 1 Sede Vescovile e 2 Eparchie a Metropoli, sono state erette 3 nuove Sedi Vescovili, 3 Eparchie, 1 Esarcato Arcivescovile; è stata elevata 1 Prelatura Territoriale a Diocesi e una Prefettura Apostolica a Vicariato Apostolico.
Cattolici in aumento
Nel periodo che va dal 2005 al 2013 i cattolici battezzati nel mondo hanno registrato una rapida crescita, con un incremento percentuale di oltre il 12%. Nello stesso arco temporale essi sono complessivamente passati da quasi 1.115 a 1.254 milioni, con un aumento assoluto di 139 milioni di fedeli battezzati. Poiché nello stesso periodo la popolazione mondiale è passata da 6.463 a 7.094 milioni, l’incidenza dei cattolici a livello planetario è aumentata dal 17,3 al 17,7 per cento.
Sacerdoti e consacrati, crescita rispetto al 2005
Le forze di apostolato, costituite da vescovi, sacerdoti, diaconi permanenti, religiosi non sacerdoti, religiose professe, membri di istituti secolari, missionari laici e catechisti, ammontavano a fine 2013 a 4.762.458 con una variazione positiva di poco meno di 300.000 unità rispetto alla stessa data del 2005.
La ripartizione tra le diverse componenti che costituiscono le forze di apostolato è abbastanza difforme da continente a continente.
I vescovi
Al 31 dicembre 2013 erano presenti in tutte le circoscrizioni ecclesiastiche 5.173 vescovi con un aumento, rispetto al 2012, di 40 unità, di fatto in media alla crescita degli ultimi otto anni. Mentre nel Nord America e in Oceania si è registrato un calo (di 6 e 5 unità) nel resto del continente americano si regista un +23 unità, in Africa +5, in Asia +14 e in Europa +9. La presenza più numerosa di vescovi è in America e in Europa (dove vivono rispettivamente il 37,4 e il 31,4 per cento dei vescovi del pianeta, seguiti da Asia (15,1%), Africa (13,6%) e Oceania (2,5%). Un aspetto importante è quello del lento ma graduale processo di sostituzione dei Vescovi missionari con le gerarchie locali.
Sacerdoti
Il numero complessivo dei sacerdoti, secolari e religiosi, è stato alla fine del 2013 pari a 415.348. Rispetto al 2012 (414.313), vi è stato un aumento dello 0,3 per cento. L’incremento si è verificato in tutte le ripartizioni territoriali (ad eccezione del Nord America e dell’Europa in cui la consistenza dei sacerdoti si è ridotta nel giro di un anno rispettivamente dell’ 1,4 e dell’ 1,2 per cento): + 1,6% per l’America Centrale, + 1,0% per il sud America, + 2,4% per il Sud-Est asiatico, + 4,2% per l’Africa.
Diaconi permanenti
Il dato dei diaconi permanenti, diocesani e religiosi, è molto interessante. Questi sono in forte espansione sia a livello mondiale sia nei singoli continenti, passando da 33.391 unità nel 2005 a oltre 43 mila nel 2013, (+ 29%). Europa ed America registrano i numeri più grandi ma anche la tendenza evolutiva più vivace. Il numero dei diaconi europei, da poco meno di 11 mila unità nel 2005 sono arrivati a fine 2013 a quota 14 mila, con un incremento del 30%. In America, da oltre 21 mila si sale a raggiungere quasi le 28 mila unità. Questi due continenti, da soli, rappresentavano nel 2013 il 97,6% della consistenza mondiale dei diaconi permanenti.
Religiosi
I religiosi professi non sacerdoti è cresciuto del’1% tra il 2005 e il 2013, raggiungendo quota 55mila. Le religiose professe invece hanno conosciuto un calo consistente, passando da 750.529 nel 2005 a 693.575 nel 2013 (-8,8%). Il declino è determinato da tre continenti: Europa, America e Oceania)
Vocazioni sacerdotali
Dopo un periodo di costante crescita delle vocazioni sacerdotali negli ultimi due anni stiamo assistendo a un’inversione di tendenza, con un meno 2% di iscritti ai corsi di formazione sacerdotale. Si tratta di un calo generalizzato, molto forte in Nord America (-5,2%), Sud America (-7%), Oceania (-5,1%) con l’unica eccezione dell’Africa: + 1,5%. La flessione in Asia è invece molto limitata (0,5%). Qui l’eccezione è rappresentata dall’India (+0,5%).
L’Europa perde il 3,6% delle vocazioni anche grazie alle forti flessioni di Polonia (-10%), Gran Bretagna (-11,5%), Repubblica Ceca (-13%), Austria (-10,9%). Le vocazioni crescono invece in Italia (+0,3%), Ucraina (+4,5%) e Belgio (+7,5%).