Chiesa

Memoria liturgica. Santa Chiara e la clausura che si apre al mondo

Laura Badaracchi martedì 11 agosto 2020

Il rispetto delle norme di sicurezza per il contenimento del contagio da coronavirus riduce ma non ferma le celebrazioni odierne in memoria di santa Chiara. Ieri pomeriggio ad Assisi, nella Basilica dove riposano i resti della “pianticella di Francesco”, i Vespri e la Messa sono stati presieduti dall’arcivescovo Domenico Sorrentino, pastore di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, mentre in serata nel Santuario di San Damiano si è svolta la Veglia di preghiera nel transito della santa. Questa mattina alle 11 concelebrazione solenne presieduta dal presidente della Conferenza episcopale umbra, Re- nato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia. Alle 17.30 i secondi Vespri e la Messa nel transito di santa Chiara saranno presieduti da padre Francesco Piloni, ministro provinciale dei frati minori dell’Umbria. Invece alle 18 sarà il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia- Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, a presenziare i Vespri nel monastero Santa Maria di Monteluce a Sant’Erminio di Perugia.

«Contiamo su di voi e sulla sapienza del vostro stile di vita per aiutarci a osare a essere nuovi dopo questa crisi. E percepiamo la ricchezza della vostra testimonianza: la clausura è un piccolo campo di battaglia nel cuore del pianeta, dove non ci insegnate tanto la fuga mundi quanto a fuggire dal mondo», lo ha evidenziato, nella consueta lettera rivolta alle clarisse di tutto il mondo, fra’ Michael A. Perry, ministro generale dei frati minori. Che ricorda come, durante i mesi di isolamento, alcune clarisse hanno «generosamente risposto agli appelli dei poveri alla loro porta, pur essendo preoccupate per le difficoltà finanziarie che hanno dovuto affrontare a causa del confinamento. Con loro stupore, anche i benefattori hanno bussato alla porta del monastero per offrire il loro contributo». Infine, l’invito a coltivare la compassione, sulle orme della fondatrice: «In solidarietà con l’umanità sofferente, aiutateci a perseverare nella preghiera per sperare contro ogni speranza».

Sul periodo del lockdown riflettono anche diverse abbadesse, invitando i fedeli a partecipare alle celebrazioni odierne. «La distanza a cui ci ha costretti questo particolare tempo non ci ha fatto dimenticare nessuno di voi: i vostri volti, le gioie, i dolori, le fatiche e le speranze di ciascuno sono anche i nostri e nutrono la nostra preghiera di vita concreta, mentre continuiamo a camminare in comunione nella fiducia che il Signore veglia su di noi e ci custodisce anche quando non ne vediamo subito i segni, nel silenzio e nella pazienza del seme che cresce nascosto agli occhi del mondo», scrive madre Chiara del monastero di Scigliano (Cosenza), che stamattina alle 10 si ritroverà con la comunità e i fedeli nel piazzale antistante il monastero per la Messa presieduta da fra’ Mario Chiarello, ministro provinciale dei frati minori della Calabria. Si svolgerà all’aperto, ma alle 9, anche la celebrazione presso il monastero di Borgo Valsugana ( Trento), presieduta dal vescovo Luca Raimondi, ausiliare dell’arcidiocesi di Milano. L’abbadessa madre Veronica, pur gioendo per l’ingresso in monastero di una postulante qualche mese fa, non nasconde «il cuore segnato dalla prova vissuta dal nostro Paese a causa della pandemia e preoccupato per quei Paesi del mondo che sono ancora nel pieno dell’emergenza. Per questo vogliamo volgere lo sguardo su Chiara, sia per affidare noi stessi e le vicende del mondo alla sua intercessione, sia per imparare da lei quella fede umile e forte che le ha consentito di attraversare le prove della vita senza temere e sicura nel Signore, nel suo amore e nella sua cura».