Le nomine. Chi sono i componenti della Presidenza nazionale di Azione Cattolica
La Presidenza nazional di Azione Cattolica per il triennio 2024-2027
Il Consiglio nazionale dell’Azione cattolica italiana ha nominato oggi i componenti della Presidenza nazionale dell’Associazione, in carica per il triennio 2024-2027. Si tratta di: Paola Fratini, della diocesi Fiesole, e Paolo Seghedoni, dell'arcidiocesi di Modena-Nonantola, scelti come vicepresidenti per il Settore Adulti; Emanuela Gitto, dell'arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, e Lorenzo Zardi, della diocesi di Imola, vicepresidenti per il Settore Giovani; Annamaria Bongio, della diocesi di Como, responsabile nazionale dell’Azione Cattolica dei Ragazzi (Acr); Michele Tridente, della diocesi di Tursi-Lagonegro, segretario generale; Luca Torcasio, della diocesi di diocesi di Lamezia Terme, amministratore nazionale.
Si completa così l’organismo di Presidenza che guiderà l’Associazione per i prossimi tre anni, dopo la riconferma di Giuseppe Notarstefano (della diocesi di Palermo) come presidente nazionale avvenuta lo scorso 23 maggio da parte del Consiglio permanente della Cei.
Alla Presidenza Ac appena eletta si aggiungono Maurizio Biasci, dell'arcidiocesi di Pisa, segretario nazionale del Movimento Lavoratori di Ac (Mlac) ed Elena Giannini, della diocesi di Rimini, segretaria nazionale del Movimento Studenti di Ac (Msac), già eletti precedentemente dai loro Congressi nazionali e ratificati dal Consiglio nazionale Ac.
«Il primo pensiero - si legge in una nota dell'Azione Cattolica - è per Francesco, cui i nuovi membri della Presidenza nazionale dell’Ac hanno voluto rivolgere un filiale e affettuoso saluto, rinnovando l’impegno dell’Associazione ad assumere pienamente l’invito del Papa ad essere “pellegrini di speranza” e “atleti e portabandiera di sinodalità”».
Un invito rivolto dal Pontefice all’Azione cattolica in occasione dell’incontro “A braccia aperte” del 25 aprile scorso in piazza San Pietro, festoso prologo ai lavori della XVIII Assemblea nazionale dell’Ac: «Amici, - ha detto in quell'occasione il Papa - voi sarete tanto più presenza di Cristo quanto più saprete stringere a voi e sorreggere ogni fratello bisognoso con braccia misericordiose e compassionevoli, da laici impegnati nelle vicende del mondo e della storia, ricchi di una grande tradizione, formati e competenti in ciò che riguarda le vostre responsabilità, e al tempo stesso umili e ferventi nella vita dello spirito. Così potrete porre segni concreti di cambiamento secondo il Vangelo a livello sociale, culturale, politico ed economico nei contesti in cui operate».
A tracciare il percorso dell'Associazione per i prossimi tre anni è sempre la nota diffusa assieme alle nomine: «Con il sostegno e la paterna vicinanza dei nostri pastori, radicata nelle parrocchie di tutta Italia - si legge nel comunicato -, l’Azione cattolica intende essere sempre più lievito buono delle nostre comunità; tessendo con tutti e con ciascuno relazioni fraterne capaci di generare pagine di bene comune, attraverso l’educazione alla responsabilità personale, all’impegno pubblico, alla partecipazione alla vita democratica del Paese; vivendo la propria esperienza di fede non come un abito da vestire in privato, ma fuori dalle sacrestie e incontro al mondo».