Cartolina dal Sinodo. La Chiesa e la scuola che insegna la concordia
La capacità della Chiesa di mettersi in discussione non ha eguali. E il Sinodo lo conferma. Nessun’altra organizzazione testimonia di avere tale possibilità. La guerra, tutte le guerre, dimostrano ogni giorno quante occasioni si perdono, nonostante molti ne abbiano il potere, per risolvere le questioni talvolta drammatiche che scuotono l’umanità. Com’è possibile affrontare i problemi quando si sceglie di privilegiare i contrasti, si perfeziona la contrapposizione e si portano avanti progetti di divisione?
Anche la Chiesa al Sinodo va a scuola per riscoprire che c’è una Parola, quella di Dio, che la guida; uno Spirito che sempre l’accompagna nella giusta direzione, e una Eucaristia che si fa cibo e bevanda per poter camminare da risorti. La Chiesa, nell’Assemblea e nelle comunità cristiane, detta un metodo al mondo, lo verifica apertamente e lei stessa si impegna a portarlo avanti con coraggio, evitando di alimentare al suo interno contrasti sterili, ostacoli pregiudiziali o dissociazioni anacronistiche. Dovunque, quando manca la parola muore la pace.