Cartolina dal Sinodo. Aiutare a dialogare, il compito del facilitatore
Facilitare è il compito di chi si prende a cuore la ricerca di soluzioni in presenza di questioni complicate. Al Sinodo e nel cammino sinodale, il facilitatore del gruppo (o Circolo minore), ha un compito bello e… difficile, così da dire che si nasce facilitatore, ma si può (si deve) imparare ad esserlo. Ad iniziare dal tono di voce, che deve essere conciliante, fino alla capacità di indirizzare la conversazione secondo i temi proposti; passando poi dall’evitare di prevaricare sugli altri, ma piuttosto dando voce a tutti, rispettando le loro considerazioni e collaborando nel cercare e trovare la sintesi più alta e condivisa, il facilitatore è la persona che tutti cerchiamo, e che vorremo trovare per dialogare in ogni ambito.
Qui in Assemblea questo compito favorisce un percorso corretto e lineare, secondo ritmi e tempi previsti, consentendo di affermare il primato dell’ascolto prima di qualsiasi conclusione. Quando i facilitatori lavorano così, tutti si sentono a proprio agio. E sempre, quando si ascoltano le persone e le idee, questo è il primo rispetto da condividere e da mantenere.