Chiesa

Religiosi. Cappuccini: il veneto Genuin riconfermato ministro generale

Filippo Rizzi mercoledì 4 settembre 2024

Padre Roberto Genuin neo ministro generale dei frati minori cappuccini al momento della sua accettazione dell'incarico il 3 settembre 20224

Il Capitolo generale dei frati minori cappuccini ha riconfermato, ieri mattina, il veneto fra’ Roberto Genuin, classe 1961, come ministro generale per i prossimi sei anni (2024-2030). Genuin (che è superiore generale di questo Istituto maschile dal 2018) è il 73° ministro generale dell’Ordine francescano, il terzo del millennio (dopo John Corriveau e Mauro Jöhri), ed è veneto come fra’ Flavio Carraro (1932-2022) che fu generale dal 1982 al 1994.
L’elezione è avvenuta nel corso del 86esimo Capitolo che si sta svolgendo a Roma dal 25 agosto al 15 settembre al Collegio internazionale San Lorenzo da Brindisi. Vi partecipano 173 padri capitolari, rappresentanti dei frati minori cappuccini che operano in oltre 100 Paesi del mondo. Oltre ai frati capitolari, sono presenti circa 45 religiosi che hanno il compito di svolgere diversi servizi. Il neo ministro generale è stato eletto al primo scrutinio.
Fra’ Genuin ha accettato la nuova elezione. Un grande e prolungato applauso ha accolto la proclamazione ufficiale del risultato. Poi, tutti i capitolari, uno per volta, hanno omaggiato fra' Roberto con una stretta di mano e un abbraccio, ringraziandolo e augurandogli un ulteriore buon servizio dell'Ordine per i prossimi sei anni.
Oltre all’elezione del ministro generale i lavori capitolari prevedono anche per il 5 settembre l’elezione del vicario e dei consiglieri generali.
Solo sabato scorso, il 31 agosto, papa Francesco poche ore prima della sua partenza per il suo Viaggio apostolico in estremo Oriente aveva ricevuto una delegazione dei frati cappuccini, guidati da padre Genuin in occasione del loro Capitolo generale. L’incontro è avvenuto nella Sala Clementina nel Palazzo Apostolico. In quel frangente papa Bergoglio aveva invitato i frati minori cappuccini a stare sempre dalla parte degli ultimi e di «mettere al centro le persone: quelle a cui il Signore vi manda e quelle con cui vi dona di vivere, il loro bene, la loro salvezza».