Salvare Napoli. Il cardinale Sepe ai camorristi: deponete le armi
L'appello è alla conversione degli autori di questa carneficina quotidiana. Se hanno ancora un senso di dignità, umanità e religiosità cambino vita. Deponete le armi così salvate la vostra vita e ridate dignità a una città che non ha bisogno di morte ma di vita": parole dure come pietre quelle dell'arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, in un'intervista di Tv2000.
L'occasione è la giornata di preghiera per liberare Napoli dai "suoi mali, dalla prepotenza, dalla delinquenza e dall'illegalità". La preghiera penitenziale sarà preceduta da un corteo che prenderà il via alle 18:00 dalla chiesa di Sant'Agrippino a Forcella, una delle zone più colpite dalla violenza della Camorra.
Vogliamo sensibilizzare la gente - ha aggiunto Sepe - su un fenomeno che sta diventando drammatico. Non c'è giorno e ora in cui non siamo costretti a vedere omicidi e violenza ovunque. La Chiesa non può restare con gli occhi chiusi davanti a un fenomeno che si allarga sempre di più e che distrugge qualsoasi convivenza civile".