“Il Santo Padre è molto contento dell’accoglienza e del modo in cui Rio e il Brasile hanno manifestato il loro entusiasmo”. Quando inizia la prima conferenza stampa di questo primo viaggio internazionale di Papa Francesco il direttore della Sala stampa vaticana padre Federico Lombardi è perfettamente consapevole che l’auditorium del Media Center della Gmg gremito di giornalisti di tutto il mondo ha una sola domanda in testa: ma com’è possibile che nel tragitto tra l’aeroporto e la città l’auto del Papa sia rimasta per un buon quarto d’ora in balia della folla esultante, senza l’ombra di alcuna altra protezione dal traboccante calore della gente che gli uomini della Gendarmeria vaticana? Per questo Lombardi inizia il suo resoconto del viaggio di Francesco da Roma al Brasile rassicurando sullo stato d’animo del Papa che di fronte a “una straordinaria esperienza di entusiasmo della gente e dei giovani” è stato “sempre sorridente con tutti, con la mano fuori dal finestrino aperto”. Che qualche apprensione nel seguito papale – peraltro innegabile, viste le immagini – padre Lombardi lo riconosce davanti alle insistite domande di reporter e vaticanisti, ma quel che è certo è che il Papa non ha battuto ciglio anche c’è stato “un momento di difficoltà” perché “il corteo ha preso una strada sbagliata e bloccata”. Ma è proprio con l’auto ferma in mezzo alla folla che gli faceva festa e gli passava bambini da benedire che “il Papa ha potuto vedere l’entusiasmo vicino a sé”. “Non ci sono preoccupazioni per la sicurezza, tutto è andato secondo programma, solo l’elicottero è stato suggerito dalle autorità per evitare alcune manifestazioni nella zona del Palazzo del Governatore”, ha detto Lombardi, che all’ennesima domanda ha infine risposto con cortese fermezza di non avere “la minima intenzione di drammatizzare quanto è successo, è stato fatto qualche errore, ora si prenderanno le misure a un evento così”, anche se occorre “esercitare la responsabilità per evitare che si creino situazioni di pericolo”. Quanto al motivo del viaggio in Brasile, Lombardi ha sottolineato l’importanza di quanto detto brevemente dal Papa ai giornalisti sul volo per Rio, ovvero che “i giovani non vanno considerati come qualcosa di separato dalla società ma dentro il contributo che possono portarle”, in particolare nel “rapporto con le persone più anziane”. Chi è più giovane porta “la speranza”, i più maturi “l’esperienza e il consiglio”. Se dunque “l’intuizione originaria di Giovanni Paolo II sulle Giornate mondiali resta intatta” e ogni Papa che subentra al predecessore “porta il suo proprio stile in questi eventi”, è però proprio nell’armonia tra giovani e società “il tratto forse peculiare del contributo di Francesco alle Gmg”, contro “la cultura dello scarto e per quella dell’inclusione e dell’incontro”. Lombardi ha anche rivelato, divertito, che “mentre l’aereo era in fase di discesa verso Rio il Papa è entrato per 15 minuti nella cabina di pilotaggio, e noi non conoscevamo le sue abilità nel condurre un aereo…”. Il portavoce vaticano ha poi escluso ogni nesso tra la bomba rudimentale rinvenuta domenica nei bagni pubblici del santuario di Aparecida, dove il Papa si recherà in pellegrinaggio mercoledì secondo un suo esplicito desiderio modificando l’originario programma di viaggio previsto per Papa Benedetto e rinunciando così a un giorno di riposo. Lombardi ha anche fatto notare che è stato il Papa a chiedere di usare “un’auto molto semplice” per i suoi spostamenti (un’utilitaria Fiat molto diffusa in Brasile) e desiderando avere un contatto diretto con i giovani ha scelto di usare in mezzo alla folla la jeep delle udienze romane del mercoledì adattata con un semplice tetto trasparente. Dal Papa è anche giunta la richiesta di evitare “qualunque militarizzazione della sua visita”. Alla richiesta di possibili timori per la sicurezza negli appuntamenti pubblici dei prossimi giorni Lombardi ha risposto che non ne vede il motivo visto che “il Papa vuole incontrare la gente, e la gente vuole incontrare il Papa: la priorità è la gioia della gente”.Oggi giornata di riposo per Francesco, del quale non si conoscono eventuali incontri o “fuori programma”. Certo, “è tutto nuovo: il Papa, lo stile, il modo di relazionarsi con la gente e di comunicare direttamente con il popolo”. Come a dire: aspettiamoci qualche sorpresa.