Arte&fede. Una parrocchia di Bologna si lancia nella cripto-arte, crea e vende NFT
Un'anteprima dallo store di Zilliqa dove è possibile acquistare gli NFT della parrocchia di Santa Maria della Carità
"Sapete qual è l’opera più antica che custodiamo in SaMaC?"
"E la più recente?"
Ponendo questi due interrogativi la pagina facebook della parrocchia di Santa Maria della Carità offre ai suoi fedeli un nuovo scenario tutto digitale.
Nello specifico, la parrocchia bolognese punta a essere la prima comunità religiosa in Italia a cavalcare l'onda della tecnologia Nft, 'Non Fungible Token', in altre parole un certificato di proprietà di un oggetto digitale «non fungibile», cioè non replicabile, come un'opera d'arte che utilizza il sistema della blockchain e sul quale si sono scatenati big come Elon Musk ed Edward Snowden.
Il lancio nella cripto-arte è frutto anche della passione e dell'intuizione del parroco 43enne che la guida. "Non sono un nerd, né un hacker o un programmatore - ha spiegato all'Ansa don Davide Baraldi, parroco della chiesa di Santa Maria della Carità e San Valentino della Grada - ma ho sempre avuto interesse per quello che gli strumenti tecnologici rappresentano come rivoluzione antropologica".
Internet con gli NFT prova a rivoluzionare tutte le arti
Nell'ultimo periodo è maturata la curiosità nei confronti delle criptovalute, dei Bitcoin, della blockchain. Finché don Davide non si è imbattuto nel 'Non Fungible Token', "ben prima delle vendite milionarie" della casa d'aste Christie's che ha battuto un'opera digitale dell'artista Beeple per quasi 70 milioni di dollari e ha acceso i riflettori sugli NFT.
Di qui l'idea di trasformare il patrimonio artistico della chiesa e di renderlo un bene digitale "unico" grazie alla tecnologia NFT. Le cripto-opere sono in vendita su Zillica, acquistabili con questa criptomoneta. L'operazione è partita ad aprile e già ci sono stati i primi acquirenti, collezionisti e appassionati.
"Abbiamo realizzato tre serie che riprendono le grandi opere della nostra chiesa, rielaborate in grafica digitale da Cristina Gozzi, al fine di proporre un significato fortemente riattualizzato. A queste se ne aggiunge una quarta, grazie alla collaborazione di una giovane disegnatrice, Chiara Marzaduri, per offrire con il suo tratto delicato e fine un’interpretazione dei protagonisti di una comunità cristiana moderna - ha spiegato don Davide Baraldi al portale SettimanaNews -. In questo modo, la nostra parrocchia intende attraversare tutte le epoche, dall’arte sacra classica alla street art, passando per l’arte contemporanea fino ad arrivare alle nuove frontiere dell’informatica".
"Quando fu commissionato ad Annibale Carracci, La crocifissione con la Vergine, San Petronio e San Francesco (1583) - ha concluso il parroco di Santa Maria della Carità -, allora era arte “contemporanea” e fece scalpore (e sarebbe divenuto un capolavoro) perché fortemente innovativo. Forse i nostri NFT non hanno il genio del Carracci, tuttavia speriamo che siano testimonianza di una comunità che vuole vivere nel tempo che le è dato, che possano stimolare l’intelligenza delle nuove generazioni e qualificare il dialogo con la contemporaneità".