Festa di Avvenire. Bibione ricorda Giovanni Paolo II, anche con le sue reliquie
Festa di Avvenire a Bibione. Un momento del dialogo di oggi su Giovanni Paolo II
Una benedizione speciale con le reliquie di san Giovanni Paolo II, accanto all’ Evangeliario che il vento agitato sfogliava sulla bara di Wojtyla il giorno dei suoi funerali. Con una toccante invocazione alla speranza e al celebre “non abbiate paura”, monsignor Claudio Giuliodori assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica e monsignor Giuseppe Pellegrini pastore di Concordia-Pordenone hanno esteso la benedizione dalla città di Bibione a tutti coloro che ieri si sono collegati via Facebook e tramite il sito di Avvenire.
La comunità cristiana di Bibione, con tutte le realtà istituzionali del territorio, ha celebrato ieri, infatti, la XIV edizione di “Bibione guarda all’Avvenire”, proposta inserita all’interno della stagione turistica della città balneare in diocesi di Concordia-Pordenone. Invitato d’onore monsignor Claudio Giuliodori in dialogo con Marco Tarquinio, direttore di “Avvenire”, e Simonetta Venturin, alla guida del settimanale diocesano “Il Popolo”, sul ruolo e il valore dei mass media alla luce del centenario di san Giovanni Paolo II.
Il Covid-19 ha ridimensionato le iniziative culturali dell’estate, ma questo appuntamento non poteva mancare, pur se a numero chiuso, con la presenza anche del vescovo diocesano Giuseppe Pellegrini. «Per me, parroco, sarà l’ultima festa di “Avvenire” - ha detto don Andrea Vena salutando il suo successore, don Enrico Facca, che prenderà le redini della comunità il 19 settembre –. Sono felice che arrivi don Enrico e voglio dirgli che non è solo. Qui c’è lo staff di Avvenire pronto a sostenerlo anche per la prossima edizione della Festa di Avvenire». Edizione 2021 peraltro confermata dallo stesso vescovo Pellegrini.
«La Festa di Avvenire quest’anno non doveva esserci – ha detto in apertura il direttore Tarquinio ringraziando monsignor Pellegrini –. Ma ci sono delle circostanze che hanno suggerito di marcare ancora la nostra presenza. È un tempo che chiede ragione della nostra speranza, ci chiede di saper mantenere il cuore saldo nel tempo della pandemia che ci ha cosi duramente provato e incessantemente spinto a ricominciare».
Un messaggio di ripartenza nel ricordo di Karol Wojtyla, il cui ruolo nella comunicazione è stato ripercorso da monsignor Giuliodori, per dieci anni direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Cei, proprio durante il pontificato di Giovanni Paolo II: «È stato un faro nella mia vita, come lo è stato per la vita della Chiesa e per l’intera umanità. È il Papa che ci ha traghettato dal secondo al terzo millennio, tracciando orizzonti formidabili. Ha innestato nel ruolo di Pontefice tutta la sua umanità vigorosa. Ha attraversato tutti territori pastorali e li ha tradotti in nuovi codici che hanno segnato in modo profetico la vita della Chiesa». La direttrice Venturin ha sottolineato «la sua perfetta padronanza della capacità di comunicare , ma anche la capacità di essere incisivo con la sua azione politica».
Monsignor Giuliodori ha proseguito ricordando «un Pontefice che ha in senso reale e fisico abbracciato il mondo intero. Facendo scelte pastorali coraggiose, come le Giornate mondiali della gioventù, coinvolgendo centinaia di migliaia di giovani in tutto il mondo. Da una chiesa impaurita da una società che cambiava velocemente, lui l’ha trasformata in una Chiesa che parla al futuro».
Mentre Tarquinio del pontificato di Wojtyla, ha sottolineato la grande preghiera interreligiosa per la pace «che ha generato quello spirito di Assisi che arriva fino al documento di Abu Dhabi», il vescovo Pellegrini ha ricordato «un uomo che ha parlato al cuore e con il cuore e con i segni».
Infine un abbraccio ideale con il sindaco di Bibione Pasqualino Codognotto: «Nel periodo della pandemia col vescovo ci siamo sorretti a vicenda, ci siamo divisi le responsabilità e gli incarichi e di questo lo ringrazio».
Fino al 16 agosto le reliquie di papa Wojtyla
Da sabato la parrocchia di Bibione ospita la peregrinatio delle reliquie di san Giovanni Paolo II esposte alla venerazioni dei fedeli fino al 16 agosto. «La reliquia è racchiusa in una delle tre copie del “’libro’’contenente una bolla di sangue del santo – ha spiegato nei giorni scorsi don Andrea Vena – accanto, c’è un secondo reliquiario con un frammento della sua veste con il sangue». Ogni giorno le reliquie sono esposte a cavallo delle Messe feriali (dalle 7 del mattino alle 9. 30), dalle 18 alle 20 con il giovedì prolungamento fino alle 22.30 con dalle 21 anche lectio divina e adorazione eucaristica. La domenica saranno disponibili dalle 6.30 alle 12.30, dalle 18 alle 20. Il 16 agosto la Messa di congedo è in programma alle 19.
La Perdonanza dedicata ai turisti
Si tiene anche quest’anno la Perdonanza di Bibione, con momenti di preghiera e un programma di appuntamenti per i fedeli che si trovano in vacanza nella località balneare durante la prima metà del mese. Giovedì 2 agosto alle 21 si terrà la cerimonia di apertura della Porta Santa e la celebrazione inaugurale alla presenza del cardinale Giovanni Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle cause dei santi. La chiusura avverrà domenica 16 agosto alle 21 con il vescovo di Concordia-Pordenone Giuseppe Pellegrini.