Università Cattolica. Armida Barelli beata: il programma, le iniziative e la cerimonia
Armida Barelli
Sabato 30 aprile Armida Barelli, cofondatrice dell’Università Cattolica, sarà proclamata beata nel Duomo di Milano insieme a don Mario Ciceri. In vista della beatificazione, l’Ateneo si prepara alla celebrazione con un ricco programma di eventi, iniziative, incontri aperti alla città.
Venerdì 29 aprile, alle ore 18, nell’Aula Pio XI, terzo e ultimo appuntamento del ciclo di convegni “Singolare femminile” promossi insieme all’Istituto Giuseppe Toniolo, ente fondatore dell’Università Cattolica, con l’obiettivo di far conoscere la figura e l’opera della “sorella maggiore” Armida Barelli e in vista della 98° Giornata Universitaria del 1° maggio sul tema “Con cuore di donna. Al servizio della cultura e della società”.
Dopo l’introduzione del rettore dell’Ateneo Franco Anelli, interverranno Elvina Finzi, ingegnere nucleare, suor Maria Grazia Girolimetto, badessa del monastero Mater Ecclesiae di Orta San Giulio, Katerina Poteriaieva, violinista dell’Orchestra di Leopoli, Antonella Sciarrone Alibrandi, prorettrice vicaria dell’Università Cattolica, Cristina Scocchia, amministratore delegato Illycaffè, Silvia Vegetti Finzi, psicologa e accademica. Modererà il dibattito la direttrice del Tg1 Rai Monica Maggioni. COME PARTECIPARE (in presenza o in video).
Sempre venerdì 29 aprile, dalle ore 20 alle ore 21.30, la Basilica di Sant’Ambrogio ospiterà la veglia di preghiera in preparazione della beatificazione della “venerabile serva di Dio”. Rivolta a tutti, e in particolare ai giovani, sarà presieduta dal ministro generale dell’Ordine dei frati minori, fra Massimo Fusarelli e potrà essere seguita anche in diretta streaming. Attraverso i testi di Armida saranno ripercorse le esperienze più significative della sua vita, il suo impegno con la Gioventù femminile di Azione Cattolica, la sua consacrazione nel mondo e la spiritualità francescana che ha irradiato tutte le sue opere. Alla veglia saranno presenti per l’animazione i giovani dell’Azione Cattolica.
Sabato 30 aprile, alle ore 10, nel Duomo di Milano si terrà la celebrazione per la beatificazione, preceduta da un momento di preghiera.
Presiederà la concelebrazione – che sarà trasmessa in diretta da TV2000, e potrà essere vista dal portale della chiesa di Milano e si potrà seguire anche dall’Aula Gemelli dell’Università Cattolica appositamente allestita – il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, in rappresentanza di Papa Francesco.
Nella stessa giornata, alle ore 20.55, sull’emittente televisiva della Conferenza episcopale italiana TV2000 sarà trasmesso il documentario dal titolo “Armida Barelli. Essere per agire”, realizzato dall’autrice e conduttrice tv Monica Mondo con la collaborazione dell’Università Cattolica.
La visita alla tomba
Sabato 30 aprile e domenica 1 maggio, dalle 8 alle 20, sarà possibile visitare la tomba di Armida Barelli nella Cappella dell’Università cattolica.
La memoria liturgica il 19 novembre
La memoria liturgica di Armida Barelli ricorrerà il 19 novembre, quella di don Mario Ciceri il 14 giugno.
La 98esima Giornata per l'Università Cattolica
All’indomani del rito di beatificazione, che ha luogo nell’anno del centenario della fondazione dell’Ateneo dei cattolici italiani, sarà celebrata la 98esima Giornata per l’Università Cattolica, ideata e promossa da Armida Barelli nel 1924 nelle parrocchie di tutta Italia per la raccolta fondi a sostegno della “sua Università”.
«Con cuore di donna – recita il messaggio della Cei –, Armida Barelli ha testimoniato soprattutto il valore e la fecondità della “fiducia incondizionata nel Sacro Cuore”, cifra della sua esistenza. Forte di questa fiducia, teologicamente fondata, solida e non banalmente sentimentale, la “Cassiera” dell’Ateneo e la “Sorella maggiore” della Gioventù femminile intuisce e porta avanti con determinazione la necessità di intestare proprio al “Sacro Cuore” il nascente Ateneo dei cattolici italiani».
Domenica 1° maggio, alle ore 11, l’assistente ecclesiastico generale della Cattolica, monsignor Claudio Giuliodori, celebrerà nell’Aula Magna dell’Ateneo la Santa Messa, trasmessa in diretta su Rai 1 in occasione della Giornata per l’Università Cattolica.
Vita e opera di Armida Barelli
Armida Barelli nasce a Milano il 1° dicembre 1882, completa gli studi tra il 1895 e il 1900 nell’Istituto delle suore della Santa Croce di Menzingen (Svizzera tedesca). Nel 1910 incontra padre Agostino Gemelli. Dopo la guerra, con il francescano, dà vita a una forma di consacrazione nel mondo, secondo la spiritualità francescana che diverrà nel tempo l’Istituto delle Missionarie della Regalità di Cristo. Vicepresidente per l’azione sociale nel comitato milanese delle Donne cattoliche, su incarico del cardinale Andrea Carlo Ferrari avvia, nel 1918 la Gioventù Cattolica Femminile (Gf). La «sorella maggiore», come viene chiamata, collabora attivamente anche alla fondazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (1921) che lei vuole dedicata al Sacro Cuore. A favore dell’Ateneo svolge per lunghi anni il ruolo di «cassiera» (oggi diremmo fund raiser), dando vita anche all’Associazione degli Amici e animando la Giornata Universitaria. Nel 1929 promuove, con padre Gemelli, l’Opera della Regalità, per avvicinare i credenti alla vita liturgica. Nel 1946 lascia la presidenza della Gf e assume per un triennio, su indicazione di Pio XII, la vicepresidenza generale dell’Azione Cattolica. Si ammala gravemente nel 1949 e morirà a Marzio il 15 agosto 1952.Il processo di beatificazione di Armida Barelli comincia nel 1970. Il 1° giugno 2007 è stata dichiarata “venerabile” da papa Benedetto XVI che ha autorizzato il decreto di promulgazione delle sue virtù eroiche e il 20 febbraio 2021 papa Francesco ha aperto la strada alla beatificazione con il riconoscimento del miracolo avvenuto per la sua intercessione a Prato: una donna di 65 anni nel maggio 1989 aveva subito un incidente stradale riportando una forte commozione cerebrale con gravi conseguenze di tipo neurologico ed era guarita, in modo scientificamente inspiegabile, grazie alla preghiera della famiglia che si era rivolta ad Armida.