C'è anche un sacerdote bergamasco tra i tre missionari martiri che verranno proclamati beati domani, sabato, a Chimbote, in Perù. I tre furono uccisi in odio alla fede dai guerriglieri maoisti di Sendero Luminoso nel 1991. A presiedere il rito, il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi (
LEGGI INTERVISTA A RADIO VATICANA). Si tratta di due padri francescani polacchi,
Michele Tomaszek e Zbigniew Strzałkowski, dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, poco più che trentenni, e
don Alessandro Dordi, bergamasco, 60 anni, sacerdote fidei donum. Missionari nelle Ande peruviane, condivisero in tutto la vita dei più poveri senza lasciarsi scoraggiare dalla mancanza di luce elettrica e dalle epidemie di colera. Ma per i “senderisti” la loro presenza e il loro aiuto ai poveri frenava la rabbia del popolo e rallentava la rivoluzione. Per questo furono uccisi.
Il martirio dei due francescani avvenne il 9 agosto del 1991. Dopo la Messa, verso le 20, un gruppo di terroristi armati, col volto coperto, catturarono i due sacerdoti e li fecero salire su un'auto. I due si misero a pregare. Poco dopo furono uccisi con proiettili di grosso calibro sparati alla testa. Alle loro esequie, officiate dal vescovo, la gente piangeva e portava fiori.
Don Alessadro Dordi fu coinvolto in un attentato nel 1990, insieme al vescovo di Chimbote, ma entrambi ne uscirono indenni. Il 25 agosto del 1991, mentre in auto si recava nel villaggio di Rinconada, fu fermato da due giovani guerriglieri che lo uccisero con tre colpi di pistola al volto. I funerali si svolsero a Lima, la salma fu portata in Italia. Il periodo del terrore rivoluzionario in Perù durò dal maggio 1980 al novembre 1992.