Chiesa

Lunedì. Bassetti celebrerà la prima Messa con il popolo in onore di Giovanni Paolo II

Giacomo Gambassi mercoledì 13 maggio 2020

La visita di Giovanni Paolo II a Perugia nel 1986

Lunedì 18 maggio torneranno in Italia le celebrazioni con il popolo. E il primo giorno delle Messe a “porte aperte” nella “fase 2” dell’emergenza coronavirus coinciderà con il centenario della nascita di san Giovanni Paolo II (18 maggio 1920-18 maggio 2020). Per questa ricorrenza il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, presiederà la celebrazione eucaristica delle ore 18 nella Cattedrale di Perugia. Sarà una liturgia con il popolo, nel rispetto delle disposizioni contenute nel protocollo firmato dalla Cei e dal Governo per la ripresa in sicurezza dei riti “aperti”. Sempre lunedì 18, alle ore 21, sarà possibile seguire sul web in diretta (su YouTube nel canale “yougp2” e su Facebook all’indirizzo https://www.facebook.com/groups/172618432939353/) la video-testimonianza su papa Wojtyla dell’arcivescovo di Spoleto-Norcia, Renato Boccardo, presidente della Conferenza episcopale umbra, che è stato collaboratore di Giovanni Paolo II.

Intanto nell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve la Curia sta lavorando insieme alla Commissione liturgica per permettere ai fedeli delle oltre 140 parrocchie di partecipare alle celebrazioni eucaristiche a partire dal 18 maggio, come sottolinea il vescovo ausiliare Marco Salvi. Fra le regole c’è il rispetto delle distanze di sicurezza che comporta le necessità di avere un numero limitato di persone nelle chiese. Secondo una prima stima, ad esempio, la Cattedrale di Perugia potrà accogliere al massimo 550 fedeli. Domani, invece, si terrà una videoconferenza, coordinata dallo stesso vescovo ausiliare, per “formare” i volontari delle parrocchie chiamati a igienizzare gli ambienti e ad accogliere i fedeli all’ingresso delle chiese verificando il rispetto delle norme di sicurezza.

Le Messe in diretta streaming potranno essere ancora proposte ma questa modalità va considerata «uno strumento solo suppletivo rispetto alla partecipazione reale e diretta». Inoltre la celebrazione va trasmessa solo in diretta e non in differita. Per quanto riguarda i battesimi e i matrimoni, si dà indicazione che preferibilmente si celebrino al di fuori delle Messe di orario. Inoltre il battesimo dovrà essere solo per infusione.