Chiesa

Il cardinale Angelo Bagnasco. «Tristi le proteste contro la libertà di educazione»

mercoledì 11 marzo 2015
"È triste pensare a delle manifestazioni di questo tipo, contro quella che in realtà è la libertà di educazione, non è il privilegio per qualcuno - ha detto il presidente della Cei e arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, parlando delle manifestazioni studentesche di domani -. La legge che è in discussione, e che speriamo tutti sia approvata per dovere di giustizia, corrisponde a questo diritto sacrosanto dei genitori verso i propri figli". "La Chiesa - ha sottolineato il presidente della Cei - non ha mai chiesto privilegi per le proprie scuole, che sono parificate, quindi pubbliche e non private, come a volte si dice sbagliando ma ha sempre difeso la libertà dei genitori di educare i propri figli nel modo che ritengono migliore". Queste affermazioni sono state rilasciata a margine della celebrazione del 47esimo anniversario della Comunità di Sant'Egidio, nella chiesa genovese dell'Annunziata. Bagnasco ha poi affrontato anche altri temi. “Auspico - ha affermato tra l'altro - che lo Stato sia sempre più presente, in modo concreto ed efficace nel mondo dell’industria, nel mondo del lavoro, perché coloro che creano lavoro, andando in giro per il mondo per trovare e cercare commesse da portare in Italia non si sentano soli ma appoggiati sempre più e meglio dal sistema Paese: gli italiani ci sono, bisogna che il Paese sia all’altezza degli italiani”. Il riferimento è al ruolo delle istituzioni nelle acquisizioni da parte di gruppi stranieri di imprese italiane. Il cardinale ha parlato anche della recente vendita di Ansaldo Sts al gruppo Hitachi: “Da un punto di vista molto realistico e concreto bisogna stare dentro la realtà, non si può uscirne o fuggirla. Le decisioni che sono state prese, o che si prenderanno nel mondo del lavoro, certamente complesso, quando sono prese bisogna starci dentro in modo propositivo e non depresso, con coraggio, non in opposizione sistematica o ideologica, ma in modo costruttivo per poter guidare i processi in atto, per quanto possibile”. Infine ha toccato anche le prossime elezioni regionali. “Il messaggio fondamentale in questo momento di campagna elettorale è che prevalga non l’interesse individuale, come il proprio posto o peggio il proprio potere, ma veramente solo il bene comune, il bene della gente”. Aggiungendo che “tante attenzioni, anche utili e doverose su tematiche che esulano dal lavoro, dall’occupazione direi che, seppur comprensibili, non toccano assolutamente il bisogno reale delle persone che è quello del lavoro e quindi della sopravvivenza”. Infine il cardinal Bagnasco ha ricordato che: “purtroppo la fiducia nella politica non cresce, semmai diminuisce e questo è un male e ce ne dobbiamo tutti dispiacere. Ancora di più ce ne dobbiamo dispiacere perché il motivo di questa disaffezione è la politica stessa, nello spettacolo che ha dato per troppo tempo e per esempi non certamente limpidi e trasparenti di buona amministrazione”.