Chiesa

CARDINALE BAGNASCO. «Aumenta la moltitudine che chiede pane, lavoro e speranza»

sabato 1 giugno 2013
La vicinanza della Chiesa genovese al mondo del lavoro ''è fondamentale''. Così il cardinale Angelo Bagnasco, arrivando alla chiesa di San Siro dove tra poco avrà inizio la processione diocesana del Corpus Domini. "Cerchiamo di continuare a camminare insieme - ha detto - perché c'è un rapporto di stima, di fraternità, di benevolenza e questo fa bene a tutti quanti, alla cittadinanza in genere perché, quando si sta insieme e non ci si disperde, quando le forze si uniscono e c'è speranza - come è già successo ad esempio con Fincantieri - si può superare meglio la difficoltà''. Il porporato ha salutato i lavoratori presenti. Tra loro, per la prima volta in forma ufficiale, una rappresentanza del porto dopo la tragedia del crollo della Torre Piloti. Per il porto - ha affermato - ''è un momento difficile, di particolare sofferenza'', però la presenza dei lavoratori portuali ''è un segno di speranza, di fiducia e di incoraggiamento per tutti''. ''Il porto ne ha bisogno - ha affermato - specie in questo momento''. ''Ricordiamo naturalmente le vittime, i loro famigliari e gli altri operatori perché - ha concluso -  certe sciagure non si debbano mai ripetere''. Tra i lavoratori presenti ci sono delegazioni di Fincatieri, Ilva, Rimorchiatori Riuniti, Brignola, Selex e altri."Aumenta la moltitudine che chiede pane, lavoro, speranza", ha detto il presidente della Cei, cardinal Angelo Bagnasco dopo la Processione del Corpus Domini. "Il Mistero dell'Eucaristia ci fa percorrere la strada dei discepoli che, seguendo Gesù si fanno dono ai fratelli e servono Dio. Nella fede e in condivisione, tutto si moltiplica. Il Signore ci invita a fare come i discepoli a fidarci di lui, stringerci di più a Lui e tra noi, moltiplicare la nostra solidarietà che fatta di tante piccole gocce diventa un mare"."Non si può chiudere gli occhi su tanta fame che affligge il mondo, fame dei corpi e delle anime", ha aggiunto il cardinale di Genova. "Il Maestro indica la strada: la fiducia in Lui e la nostra generosità, la fede e il nostro coinvolgimento. Ogni altra via, senza questa, è incompleta e si distorce". "È la fede - ha detto - che ci rivela che nessuno è solo e che ognuno è importante davanti a Dio; il Signore è con noi, dalla parte della bontà, della debolezza, degli umili".