Chiesa

DIOCESI FERITA. Bagnasco nella chiesa di don Seppia: «Senza Cristo siamo preda del male»

lunedì 13 giugno 2011
L'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, in occasione della celebrazione della Pentecoste è tornato ieri nella chiesa dello Spirito Santo di Sestri Ponente, dove lo scorso maggio è stato arrestato don Riccardo Seppia. "Sono con voi oggi, solennità di Pentecoste e Festa patronale della Parrocchia - ha detto il cardinale nell'omelia - per manifestare all'intera comunità la mia vicinanza di Padre e Pastore. La gioia di questa festa è offuscata da quanto è accaduto di ingiustificabile e grave, e che ha ferito le nostre anime. Ci addolora e ci addolorerà sempre"."Preghiamo per tutti, soprattutto per quanti, in qualunque modo, - ha sottolineato - sono stati anche solo sfiorati dal male; preghiamo perchè la luce della fiducia e della speranza, messa alla prova di venti oscuri, ritorni presto a brillare più forte e vivida per il bene di tutti". "La luce e il fuoco di Gesù risorto - ha ricordato Bagnasco - non vengono mai meno, ma chiedono che noi teniamo aperto il cuore: tutti, pastori e popolo. Se noi non apriamo il nostro cuore a Dio, o glielo chiudiamo, se tralasciamo la vita della preghiera e dei sacramenti, sorgenti della grazia, se non alimentiamo ogni giorno l'anima nell'intimità di Cristo, allora anche il bene si scolora, diventiamo meno vigili davanti alle maschere del peccato, e diventiamo preda del male e protagonisti di male"."Dobbiamo reagire alla sonnolenza spirituale che può insidiare progressivamente tutti, fino ad addormentare il cuore. Per questo il Signore risorto ci ha inviato il suo Spirito di luce e di fuoco, per tener deste le anime, vigili le menti, caldi i cuori del calore della verità e dell'amore. Cari Amici - ha concluso il cardinale - dobbiamo avere coraggio e rinnovare la fiducia, guardare avanti".