"Speriamo che si svolga tutto rapidamente, in modo giusto ed equo, col rispetto e la salvezza di tanta povera gente che in questo momento è sotto gravi difficoltà e sventure. Preghiamo per la salvezza del popolo libico": lo ha detto l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco stamani in visita pastorale alla Chiesa di Nostra Signora del Rimedio in piazza Alimonda a Genova commentando l'inizio dei bombardamenti sulla Libia. "Preghiamo come comunità cristiana affinché si illuminino le menti e i cuori dei responsabili di questa grave situazione, che vede soffrire tanta gente", ha proseguito il Cardinal Bagnasco parlando della situazione in Libia. Il Vangelo ci indica il dovere di intervenire per salvare chi è in difficoltà. Se qualcuno aggredisce mia mamma che è in carrozzella io ho il dovere di intervenire", ha detto poi il porporato rispondendo alla domanda di un parrocchiano sempre sulla questione della Libia."Tutte le carte internazionali parlano di dignità della persona umana e di diritti, diritti che non sempre sono rispettati e promossi nelle varie parti del mondo - ha concluso Bagnasco -. I diritti devono essere coniugati dentro ad ogni cultura e tradizione. È certo che l'umanità dovrebbe diventare sempre di più una famiglia, una comunità, dove ci si aiuta vicendevolmente nei momenti difficili".