Il radicamento dell'Azione Cattolica
appartiene alla natura dell'associazione, alla sua origine e
principio. Non perdete mai questo valore che vi caratterizza
dall'origine e mettete ogni impegno per allargare e approfondire
quest'esperienza". Lo ha chiesto il presidente della Cei, cardinale
Angelo Bagnasco, intervenuto alla XV assemblea nazionale che si
è conclusa questa mattina con l'udienza da Papa Francesco. "Vieni e vedi - ha aggiunto - sono le
cifre della Chiesa in uscita. Non temete di essere
riconoscibili e propositivi". "Per uscire verso il mondo - ha
quindi riflettuto Bagnasco - verso le strade della vita
dobbiamo stare con il Signore, per esporci a lui che ci
trasforma in una piccola lampada dove brilla la sua luce". "Il
mondo vive nelle ombre, ma il suo cuore desidera la luce, e
questa è una grande grazia, una grande opportunità pastorale
e apostolica". "Al di là delle apparenze, dei rifiuti, delle
differenze, delle distrazioni vi è un cuore che non cambia: il
cuore dell'uomo", che "desidera la luce e la desidererà
sempre". "Gli uomini - ha osservato il presidente Cei - non
sono malvagi, sono soprattutto distratti da mille cose, confusi
da valanghe d'idee urlate, da bisogni indotti. Sono ingannati
da menzogne che i più forti e i più furbi hanno tutto
l'interesse ad alimentare, perchè una società smarrita e
confusa è debole e quindi può esser meglio condizionata e
usata per i propri interessi". Cari sacerdoti non siete soli: questa gente è
con voi". Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ha
presentato così il popolo dell'Azione Cattolica ai parroci e
sacerdoti che hanno accompagnato in Vaticano i gruppi dell'Azione
Cattolica, ma anche ai nuovi assistenti ecclesiastici, a cominciare
da monsignor Mansueto Bianchi, che è stato nominato recentemente dal
Papa assistente ecclesiastico generale dell'associazione in
sostituzione di monsignor Domenico Sigalini, che ha concluso il suo
mandato.
"È questo - ha spiegato Bagnasco indicando gli ottomila che
gremivano l'Aula Nervi in attesa dell'incontro con Francesco - il
'Popolo delle beatitudinè: senza la grazia non possiamo fare niente,
dobbiamo essere là dove viviamo nei nostri ambienti, nei luoghi di
lavoro".