Laicato. Dall'Azione Cattolica l'invito a rispondere al grido di chi è più fragile
Si è chiusa domenica la XVII Assemblea nazionale di Azione cattolica, che si è svolta online sul tema «Ho un popolo numeroso in questa città». Circa 700 i delegati coinvolti, in rappresentanza degli oltre 270mila soci di Ac presenti in 5.400 parrocchie italiane.
Nel messaggio che l’Assemblea ha voluto lasciare alla Chiesa e al Paese si riconoscono parole del lessico di Ac e dell’insegnamento di Bergoglio – che venerdì ha ricevuto in udienza i vertici di Ac – solidarietà, fraternità, desiderio di bene, verità di giustizia.
«Il suo magistero ci ha guidato nel quadriennio appena concluso, e ci spinge a camminare con decisione verso la nuova frontiera di una fraternità universale» si legge nel messaggio, «davanti a tanti attacchi scomposti e strumentali ribadiamo con forza: l’Ac sta con papa Francesco», «insieme al Pontefice osiamo sognare un mondo diverso, una società più umana, una Chiesa fraterna: è questa la nostra promessa. E con questo spirito desideriamo partecipare da protagonisti, proprio al cammino sinodale che la Chiesa italiana si avvia a intraprendere, coinvolgendo l’intero Paese».
Ancora: «Nei momenti più difficili dell’emergenza sanitaria, ci siamo appoggiati ai valori più semplici e profondi della nostra umanità: l’attenzione agli altri, la solidarietà reciproca, la generosità gratuita. Da questi stessi valori dovremo ripartire per far fronte alle varie sfide che attendono l’Italia nel futuro prossimo». Perché «con la pandemia sono aumentati i nuovi poveri (+12,7%, secondo il Rapporto Caritas dell’ottobre 2020)», «i ragazzi e gli adolescenti hanno sofferto per la chiusura delle scuole», «le famiglie hanno dovuto fare grandi sforzi per sostenere i propri membri più fragili, tra cui gli anziani soli o malati, e le persone disabili».
L’Ac chiede «alla politica e alle istituzioni di rispondere al grido silenzioso dei tanti fragili del Paese dando prova di unità e di fattiva operosità», e come associazione «farà la propria parte senza riserve».
«Questo è il tempo di pensare il futuro dell’Italia – continua il messaggio – con uno sguardo inclusivo e con una visione di lungo periodo. Sarà importante mettere al centro l’impegno per l’educazione delle giovani generazioni. Bisognerà investire per creare occasioni di sviluppo e lavoro, e riflettere su come promuovere un’economia che non crei dinamiche di scarto e di esclusione. Occorrerà prendere sul serio la sfida della cura del creato nella logica dell’ecologia integrale. Non potrà esserci futuro senza la pace: per costruirla occorre un grande lavoro educativo, a tutti i livelli, oltre a scelte concrete come la riduzione delle spese nella fabbricazione di armi».
Lo sguardo di partecipanti all’Assemblea è andato anche «al Mediterraneo, dove ancora negli ultimi giorni sono avvenute tragedie imperdonabili: tutto ciò che è umano ci riguarda e ci impegniamo a non ignorare mai le sofferenze di ogni nostro fratello e di ogni nostra sorella».
L’auspicio finale: «Come Azione cattolica vogliamo continuare a camminare con rinnovato coraggio nelle nostre comunità locali insieme ai pastori, ai presbiteri, ai credenti e a tutto il popolo amato dal Signore. Desideriamo aiutare la Chiesa italiana a spingersi lungo le vie della conversione missionaria: proveremo a dare il nostro contributo con la disponibilità al dialogo e all’incontro con tutti e per tutti». Così «Da “giardinieri”, ci impegniamo ad offrire il nostro contributo custodendo con mitezza i “semi” che, in profondità, trasformano la nostra storia».
Il nuovo Consiglio nazionale
A conclusione dei lavori è stato eletto il nuovo Consiglio nazionale. Per il settore adulti: Massimiliano Bossio, Francesco Carrozzo, Nicola De Santis, Paola Fratini, Renato Meli, Paola Panzani, Angela Paparella. Per il settore giovani: Matteo Benedetto, Alice Bianchi, Maria Chiara Carrozza, Emanuela Gitto, Tommaso Sereni, Giuditta Torrini, Lorenzo Zardi. Per l’Azione cattolica ragazzi: Claudia D’Angelo, Claudia D’Antoni, Emanuele Lovato, Alberto Macchiavello, Giuseppe Telesca, Maurizio Tibaldi, Marta Zambon.