La scheda. Cosa stabilisce il Motu Prorio «I beni temporali»
I beni temporali che la Chiesa possiede sono destinati a conseguire i suoi fini e cioè il culto divino, l'onesto sostentamento del clero, l'apostolato e le opere di carità, specialmente a servizio dei poveri. La Chiesa, di conseguenza, sente la responsabilità di porre la massima attenzione affinché l'amministrazione delle proprie risorse economiche sia sempre al servizio di tali fini. E' quanto si legge nella lettera apostolica in forma di motu proprio firmato dal Papa e chiamato "I beni temporali".
Il nuovo documento legislativo prosegue sulla strada del Motu Proprio "Fidelis dispensator et prudens" del 24 febbraio 2014, con il quale Papa Francesco aveva istituito tre nuovi organismi: il Consiglio per l'Economia, la Segreteria per l'Economia e l'Ufficio del Revisore Generale. Le rispettive competenze di questi organismi sono state specificate negli Statuti del 22 febbraio 2015.
Ecco cosa stabilisce il Papa:
1. Alla Sezione per il controllo e la vigilanza della Segreteria per l'Economia spetta il controllo e la vigilanza sull'attività dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. Ciòconsiste:
a) nell'emanare i decreti esecutivi generali e le istruzioni, dopo aver svolto la consultazione prevista;b) nel fornire assistenza e supporto alla Segreteria per l'Economia;c) nello svolgere tutte le attività di monitoraggio, verifica, analisi e proposta previsti;d) nel sottoporre annualmente al Consiglio per l'Economia il bilancio preventivo e consuntivo dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica;e) nel formulare raccomandazioni e/o chiedere informazioni e documentazione;f) nell'approvare ogni atto di alienazione, di acquisto o di straordinaria amministrazione posto in essere dall'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica;g) nel curare che siano adottate adeguate misure correttive, ogniqualvolta venga a conoscenza di possibili danni al patrimonio, a norma dell'art. 12 dello Statuto della Segreteria per l'Economia;h) nel richiedere all'Ufficio del Revisore Generale di effettuare revisioni specifiche;i) nello svolgere quanto previsto circa lo scambio di informazioni di natura fiscale che possa coinvolgere l'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.
2. Alla Sezione Amministrativa della Segreteria per l'Economia compete, con riferimento all'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica:a) formulare linee guida, modelli, procedure e indicare le migliori prassi in materia di appalti che l'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica deve seguire nell'acquisizione di beni e servizi, per se stessa e per i Dicasteri ed Istituzioni che ad essa si rivolgono;b) adempiere - ferme restando le competenze proprie della Segreteria di Stato - tutto quanto riguarda il personale, salvo il pagamento degli stipendi, che continuerà ad essere affidato all'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica;c) curare il rispetto delle normative vigenti, compreso il riferimento ai parametri retributivi per il personale;d) fornire assistenza, in conformità ai rispettivi Statuti, al Fondo Pensioni ed al Fondo di Assistenza Sanitaria.
3. All'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica spetta:a) amministrare il patrimonio mobiliare ed immobiliare della Santa Sede e quello degli enti che ad essa hanno affidato i propri beni;b) acquistare beni e servizi dai fornitori esterni per se stessa, per i Dicasteri della Santa Sede e per le Istituzioni collegate, in conformità a procedure e appropriati controlli interni, fermo restando quanto sopra al punto 2 a);c) pagare le relative fatture, acquisendone l'originale, e contabilizzarle nel bilancio di ciascun Dicastero, seguendo la metodologia indicata dalla Segreteria per l'Economia;d) svolgere il servizio di tesoreria, pagando gli stipendi al personale; spetta perciò alla Segreteria per l'Economia elaborare gli stipendi, spetta all'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica il pagamento;e) seguire le norme e le linee guida date dalla Segreteria per l'Economia nel tenere la contabilità e nel redigere i bilanci;f) redigere il proprio bilancio, separato da quello dei Dicasteri, di modo che ciascuno abbia contabilità e bilanci distinti, benché tutti debbano seguire la metodologia indicata dalla Segreteria per l'Economia;g) disporre del personale ausiliario per i servizi ai Dicasteri della Santa Sede e per la manutenzione degli immobili;h) avere la responsabilità della Peregrinatio ad Petri Sedem.