L'Aquila. Perdonanza celestiniana, sarà papa Francesco ad aprire la Porta Santa
La Basilica di Collemaggio all'Aquila
Per la prima volta un Pontefice aprirà la Porta Santa della Basilica di Collemaggio a L’Aquila in occasione della festa della Perdonanza. Accadrà il 28 agosto e a compiere il gesto che darà il via all’appuntamento annuale con il perdono sarà appunto papa Francesco. L’annuncio ufficiale è stato dato oggi dalla Sala Stampa vaticana, in contemporanea con un comunicato ufficiale dell’arcidiocesi di L’Aquila. «Si tratta di un gesto di predilezione verso la nostra Chiesa – commenta l’arcivescovo, il cardinale Giuseppe Petrocchi nella nota ufficiale – e alla nostra città. La presenza del successore di Pietro conferirà a questo evento una portata planetaria».
La Perdonanza dell’Aquila, conosciuta anche come Perdonanza celestiniana, si rinnova ogni anno il 28 e il 29 agosto, giorni corrispondenti all’incoronazione a Pontefice di Celestino V, al secolo il monaco Pietro Angeleri. Era il 29 agosto 1294. Fu lo stesso Papa a concedere l’indulgenza plenaria perpetua per chi avesse varcato la Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio. La prima celebrazione avvenne nel 1295, ma sul soglio di Pietro non sedeva più Celestino V (si dimise pochi mesi dopo l’elezione, il 13 dicembre 1294), bensì Bonifacio VIII. L’appuntamento con la Perdonanza è diventato ancora più solenne da quando nel 1327 nella Basilica vennero traslate le spoglie di Celestino V.
«È triste dover vedere come l’esperienza del perdono nella nostra cultura si faccia sempre più diradata – scrive ancora nel suo messaggio il cardinale Petrocchi –. Senza la testimonianza del perdono, tuttavia, rimane solo una vita infeconda e sterile, come se si vivesse in un deserto desolato». Per questo «è giunto di nuovo per la Chiesa il tempo di farsi carico dell’annuncio gioioso del perdono». Tema quanto mai attuale davanti al conflitto in Ucraina. Ecco allora l’auspicio, espresso dall’arcivescovo di L’Aquila, che la Porta Santa della Perdonanza sia «spalancata sul mondo intero. Speriamo che tutti i popoli, specie quelli lacerati da conflitti e da divisioni interne, possano varcarla, idealmente, e ritrovare le vie della solidarietà e pace».
Papa Francesco arriverà in elicottero allo stadio Gran Sasso di L’Aquila alle 8.25 del 28 agosto e raggiungerà, secondo il programma ufficiale, in automobile la piazza del Duomo. Ad accoglierlo, con il cardinale Petrocchi, vi saranno le autorità cittadine (il sindaco Pierluigi Biondi e il prefetto Cinzia Teresa Torraco) e quelle regionali abruzzesi (il governatore Marco Marsilio). Il Papa compirà una visita privata nel Duomo ancora con le ferite del terribile terremoto del 6 aprile 2009. E proprio ai familiari delle vittime (furono 309) il Papa rivolgerà alle 9.15 il proprio saluto sul sagrato.
Alle 10 Francesco raggiungerà in auto la Basilica di Collemaggio, sul cui piazzale celebrerà la Messa, durante la quale è prevista anche l’omelia. La celebrazione eucaristica sarà seguita dalla recita dell’Angelus, al termine del quale si compirà l’atteso rito dell’apertura della Porta Santa che segna l’avvio di 24 ore dedicate all’ottenimento del perdono. Dopo l’apertura della Porta Santa, il Papa prenderà congedo dalle autorità e dai fedeli, facendo ritorno allo stadio Gran Sasso, da dove in elicottero alle 12.45 ripartirà per tornare in Vaticano.
Nella Basilica di Collemaggio, nei tempi recenti, si sono recati in visita anche Giovanni Paolo II, il 30 agosto 1980, e Benedetto XVI, il 28 aprile 2009 a pochi giorni dal terremoto del 6 aprile. Rendendo omaggio a Celestino V, papa Ratzinger mise il proprio pallio sulla teca che contiene le spoglie del Pontefice.