Angelus. «Liberate padre Dall'Oglio e i rapiti in Siria»
Nel corso dell'Angelus di domenica in Piazza San Pietro Papa Francesco ha rivolto "un accorato e pressante appello per la liberazione" di padre Paolo Dall`Oglio, uno "stimato religioso" del quale "tra qualche giorno ricorrerà il secondo anniversario da quando, in Siria, è stato rapito". "Non posso dimenticare - ha proseguito il Papa - anche i vescovi ortodossi rapiti in Siria e tutte le altre persone che, nelle zone di conflitto, sono state sequestrate. Auspico il rinnovato impegno delle competenti autorità locali e internazionali, affinché a questi nostri fratelli venga presto restituita la libertà. Con affetto e partecipazione alle loro sofferenze, vogliamo ricordarli nella preghiera", ha concluso Francesco.La famiglia Dall'Oglio attraverso la Radio Vaticana oggi ha espresso la propria gratitudine a Papa Francesco. "A nome della nostra famiglia desidero esprimere tutta la nostra gratitudine al Papa per l`appello che ha rivolto ieri all`Angelus per la liberazione di nostro fratello Paolo, a due anni dal suo rapimento in Siria. Vorrei sottolineare che è stato per noi fonte di grande consolazione e nello stesso tempo di emozione e disperanza", afferma Francesca Dall`Oglio. "La nostra famiglia è vicina alla sofferenza dei familiari di tutti gli altri sequestrati in Siria e non solo".
L'iscrizione alla Gmg di Cracovia Al termine dell'Angelus, da lui dedicato all'episodio evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci con un richiamo alla "logica della gratuità, della condivisione", perché "per quanto siamo poveri, tutti possiamo donare qualcosa", papa Francesco ha voluto accanto a sé alla finestra dello studio pontificio un ragazzo e una ragazza, che lo hanno affiancato mentre, digitando su un tablet, si iscriveva "come pellegrino" alla Giornata mondiale della Gioventù del luglio 2016 a Cracovia - dove lui stesso si recherà -, inaugurando così personalmente le adesioni che si aprono oggi via internet. "Celebrata durante l'Anno della Misericordia, questa Giornata sarà, in certo senso, un giubileo della gioventù, chiamata a riflettere sul tema 'Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordià (Mt 5,7)", ha spiegato, invitando "i giovani di tutto il mondo a vivere questo pellegrinaggio sia recandosi a Cracovia, sia partecipando a questo momento di grazia nelle proprie comunità". Prima di congedarsi dai fedeli, nella giornata in cui "la Chiesa ricorda i santi Gioacchino e Anna, genitori della Beata Vergine Maria e quindi i nonni di Gesù", il Papa ha voluto infine "salutare tutte le nonne e tutti i nonni, ringraziandoli per la loro preziosa presenza nelle famiglie e per le nuove generazioni". "Per tutti i nonni vivi, ma anche per quelli che ci guardano dal cielo - ha concluso -, facciamo un saluto e un bell'applauso"