Pesaro. Addio a don Raffaele Mazzoli, una vita per il giornalismo
Se n’è andato lo scorso 24 novembre don Raffaele Mazzoli alla soglia dei 96 anni. Quasi un secolo di vita trascorsa fino all’ultimo al servizio della Chiesa diocesana di Pesaro e del giornalismo.
Negli anni Sessanta era stato corrispondete per L’Avvenire d’Italia e tra i padri fondatori della Fisc, la Federazione italiana dei settimanali cattolici. Nel 1972, su incarico del Vescovo di Pesaro monsignor Gaetano Michetti, aveva rifondato il settimanale cattolico Il Nuovo Amico che in pochi anni divenne anche il giornale delle diocesi di Fano e di Urbino grazie anche alla collaborazione con Valerio Volpini, fanese e storico direttore de L’Osservatore Romano. Lo scorso 17 novembre aveva firmato il suo ultimo editoriale sulla prima pagina del Nuovo Amico dove ancora ricopriva l’incarico di direttore emerito. Un’attenta analisi sul quadro politico attuale e sulla necessità di sostenere le famiglie con figli.
Lucido, acuto e dotato di una straordinaria intelligenza, nonostante l’età avanzata era ancora considerato un autorevole punto di riferimento per la vita civile e religiosa di Pesaro. Parroco fino a pochi anni fa, in passato aveva anche ricoperto l’incarico di cappellano del carcere minorile, direttore della mensa dei poveri e insegnante all’Istituto agrario “Cecchi”, inoltre in qualità di direttore dell’ufficio ei beni culturali dell’Arcidiocesi aveva curato mostre di livello nazionale.
Il suo ufficio in redazione era ancora un continuo andirivieni di persone, molti anche i giovani che desideravano incontrarlo per confrontarsi con lui sulle tematiche di stretta attualità. Negli ultimi tempi, a causa di una vista sempre più debole, chiedeva di farsi leggere per intero Avvenire e i lanci quotidiani dell’agenzia religiosa Sir.
Le esequie, previste per giovedì 28 novembre alle ore 10 nella Cattedrale di Pesaro, saranno presiedute dall’arcivescovo metropolita di Pesaro monsignor Piero Coccia e concelebrate dall’intero presbiterio. Frattanto si moltiplicano i messaggi di cordoglio e di stima che in queste ore continuano a giungere dall’intero territorio provinciale e dalle istituzioni.