Chiesa

Firenze. Abusi su minori, a Firenze un corso per prevenirli

Andrea Fagioli giovedì 15 dicembre 2016

«Il triste e grave fenomeno degli abusi sessuali nei confronti di minori da parte di chierici sollecita un rinnovato impegno della comunità ecclesiale, chiamata ad affrontare la questione con spirito di giustizia». Lo si legge nella premessa alle 'Linee guida' pubblicate nel 2014 dalla Conferenza episcopale italiana sulla base delle indicazioni della Congregazione per la dottrina della fede. Di «importanza fondamentale», secondo i vescovi italiani, è «anzitutto la protezione dei minori, la premura verso le vittime degli abusi e la formazione dei futuri sacerdoti e religiosi».

In base a queste indicazioni è stato organizzato a Firenze, per la prima volta in Italia a livello locale, un Corso per la prevenzione degli abusi sessuali sui minori basato su un programma del ' Centre for child protection' della Pontificia Università Gregoriana. Lo si deve all’arcidiocesi fiorentina, alla Conferenza episcopale toscana e alla Facoltà teologica dell’Italia centrale. Una ventina di sacerdoti e religiosi di varie diocesi toscane stanno partecipando alle lezioni a numero chiuso (di cui oggi è in programma la seconda) iniziate il primo dicembre alla presenza del vicerettore della Gregoriana, il gesuita padre Hans Zollner, che è anche presidente del ' Centre for child protection' nato nel gennaio 2015 all’interno dell’Istituto di psicologia della stessa Università pontificia con lo scopo di formare persone con competenze specifiche che siano riconosciute nei vari Paesi di provenienza (gli attuali studenti della Gregoriana che frequentano il Centro arrivano da quindici nazioni di quattro continenti), permettendo loro di ricoprire posizioni di responsabilità nell’ambito della protezione dei minori. Lo stesso vale per il Corso toscano di cui è docente e responsabile il professor Stefano Lassi, medico chirurgo, psichiatra e psicoterapeuta. «Da qui – spiega Lassi – dovranno uscire dei sacerdoti in grado di aiutare i propri vescovi soprattutto nella prevenzione oltre che nella gestione degli abusi. Si tratta pertanto di un ruolo delicato e molto difficile che necessita di un percorso di formazione articolato e complesso».

Il Corso, che va sotto al titolo 'Safeguarding: il nostro impegno per la tutela dei minori', offre un programma formativo realizzato in parte con lezioni frontali e in parte a distanza attraverso un’apposita piattaforma realizzata dal 'Centre for child protection' con le indicazioni della Commissione pontificia per la tutela dei minori. Le unità didattiche riguardano varie tematiche tra cui l’approfondimento della conoscenza dei fattori che possono aumentare o ridurre il rischio di abuso a livello individuale, familiare e sociale.

Ma anche la comprensione dei segnali e degli indicatori che fanno capire se un soggetto è vittima di abusi e al tempo stesso capire le cause e le dinamiche che conducono all’abuso al fine di stabilire le misure di prevenzione. Al termine del Corso, in programma fino a giugno, i partecipanti saranno in grado di analizzare criticamente tutti i temi relativi alla tutela dei minori, alla prevenzione e alla gestione degli abusi. Sapranno relazionarsi adeguatamente in maniera professionale con le vittime di abuso sessuale e con le loro famiglie, ma soprattutto, come detto, sapranno operare nell’ambito della prevenzione e della tutela dei minori.

al prossimo anno il Corso sarà trasformato in un vero e proprio master della Facoltà teologica dell’Italia centrale sempre in collaborazione con la Pontificia università Gregoriana. Mentre Firenze ospiterà a marzo anche la Conferenza europea sulla formazione umana nei Seminari.