Madrid. Abusi in Spagna, parte l'inchiesta. La Chiesa per la verità e la trasparenza
Il presidente della Conferenza episcopale spagnola,, cardinale Juan José Omella e l'avvocato Javier Cremades
La Chiesa spagnola ha scelto il cammino della trasparenza sui casi di pedofilia. E affida allo studio legale Cremades&Calvo-Sotelo un’indagine esterna indipendente sulle denunce di abusi sessuali a minori in ambito ecclesiastico. Ad annunciarlo ieri, in una gremita conferenza stampa a Madrid, il presidente della Conferenze episcopale (Cee) e arcivescovo di Barcellona, Juan José Omella, assieme a Javier Cremades, presidente dello studio legale.
«La Conferenza episcopale vuole fare un passo avanti nel suo dovere di trasparenza, aiuto e riparazione alle vittime e collaborare con le autorità sui casi di abusi sessuali che pesano sulla Chiesa spagnola», ha spiegato Omella. Non prima di aver chiesto «pubblico perdono a coloro che tanto dolore hanno sofferto e soffrono».
L’iniziativa punta ad aprire «un canale indipendente» per ricevere le denunce, «aggiuntivo a quello realizzato negli oltre 40 sportelli di protezione dei minori aperti nelle diocesi». Il lavoro dei legali «dovrà avere tutta l’ampiezza necessaria per chiarire i casi accaduti nel passato, formulare raccomandazioni per la riparazione delle vittime e per prevenire nuovi abusi in futuro», ha rilevato il presidente dei vescovi. In secondo luogo, dovrà «stabilire un ponte per facilitare il lavoro delle autorità». Si tratta, nelle parole del cardinale Omella di «un nuovo veicolo di collaborazione con le amministrazioni».
“Complementare” alle iniziative che saranno dibattute a marzo: la commissione parlamentare d’inchiesta - sollecitata da Podemos e dai partiti indipendentisti baschi o catalani - o quella extraparlamentare, presieduta dal Difensore del Popolo, il cattedratico Angel Gabilondo, concordata dal governo Sánchez con il Pnv basco. Javier Cremades è andato oltre: «Ho già preso contatto con Gabilondo per dirgli che, qualunque modello si seguirà, ci coordineremo per offrire un complemento organizzato e professionale». Il passo successivo, ha spiegato il legale ad Avvenire, sarà «interpellare la Procura generale dello Stato», che giorni fa ha notificato l’esistenza di 68 procedimenti giudiziari attualmente aperti per abusi sessuali in istituzioni religiose - non tutte cattoliche. Un dato che non include le sentenze di condanna del passato e i casi istruiti in processi ecclesiastici.
L’inchiesta indipendente arriva in un momento in cui le denunce delle vittime di pedofilia scuotono il dibattito pubblico. E dopo che papa Francesco ha trasmesso nel dicembre scorso alla Congregazione per la Dottrina della fede il dossier di 385 pagine ricevuto da El Pais, riguardo 251 casi di presunti abusi su minori da parte del clero e di laici di istituzioni religiose, frutto di tre anni di inchiesta del quotidiano. Una copia era stata consegnata anche al presidente della Cee.
La valutazione indipendente durerà 12 mesi, sarà realizzata da un gruppo multidisciplinare di 18 persone, fra cui giuristi di prestigio ed esperti in psicologia, guidato da tre soci dello studio legale: Santiago Calvo-Sotelo, già direttore di Audit di Arthur Andersen; l’ex magistrato del Tribunale supremo e della Corte costituzionale, Vicente Conde; e l’ex presidente della Corte Suprema, Juan Saavedra. Potrà essere allargato «in funzione dello sviluppo dell’indagine», per la quale lo studio legale «non fatturerà alla Conferenza episcopale, se non le spese», ha spiegato Cremades.
La Chiesa spagnola si è mostrata aperta anche a indennizzare le vittime. «Qualcuno può pensare che con un focus giuridico che identifichi il danno, non ci sia una riparazione», ha osservato il legale, che si è presentato come «cattolico, membro dell’Opus Dei e, per questo, pienamente convinto che la Chiesa debba andare fino in fondo».
Per il nuovo canale è stato aperto un indirizzo di email - denunciaabusos@cremadescalvosotelo.com - al quale potranno dirigersi le vittime. L’inchiesta seguirà “un modello ibrido”, sulle orme della Chiesa tedesca, che aveva commissionato lo stesso compito allo studio legale Westpfahl Spilker Wastl (Wsw) a Monaco, che farà da consulente all’indagine spagnola. Ma anche l’esempio francese, per cui è stato interpellato Marc Sauvé, responsabile del rapporto sugli abusi sui minori in Francia.