Vallo della Lucania. Così le ostie si fanno in carcere. Nel nome di Acutis
Sarà presentato oggi, 30 novembre alle 10.30, presso l’auditorium della diocesi campana di Vallo della Lucania il Progetto laboratoriale “Pane Quotidiano - Carlo Acutis” che vede i detenuti della locale casa circondariale, assunti con regolare contratto di lavoro, impegnati nella produzione delle ostie e delle particole.
L’iniziativa nasce dalla sinergia tra la direzione dell’Istituto penitenziario, le diocesi di Teggiano-Policastro e di Vallo della Lucania e la cooperativa sociale “Al Tuo Fianco”.
“Questo laboratorio, intitolato al Beato Carlo Acutis, è motivo di grande gioia – afferma il vescovo della diocesi di Vallo della Lucania, Vincenzo Calvosa - Abbiamo accolto con entusiasmo l’iniziativa promossa dalla Direttrice del carcere di Vallo affinché questo progetto possa accompagnare e sostenere i detenuti nel loro percorso riabilitativo, trovando in queste azioni nuova fiducia".
C’è l’attenzione fiduciosa delle Chiese diocesane verso quanti si metteranno all’opera per dare forma a ciò che sull’altare diventerà il Pane della Vita. “In questo tempo che vede la Chiesa prepararsi al Giubileo 2025, - prosegue il vescovo Calvosa - questa iniziativa, in un luogo come il carcere, è occasione per spargere semi di speranza, segno della Misericordia di Dio che si fa Pane, nutrimento di salvezza per tutti. Il senso di questa opera - conclude il presule - non è solo quella di abitare luoghi e tempi di fragilità e di limite, rappresentati dal carcere, ma soprattutto testimoniare come la comunione supera gli impedimenti spaziali dati dalle condizioni personali, rendendo significato pieno a Gesù Eucarestia”.
Presenterà il progetto il direttore della Casa Circondariale “Alfredo Paragano” di Vallo della Lucania, Caterina Sergio. Interverranno il vescovo diocesano, Vincenzo Calvosa, il vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro, padre Antonio De Luca, i referenti delle Caritas e il Provveditore Regionale della Campania per l’Amministrazione Penitenziaria, dottoressa Lucia Castellano.
“Questo progetto - spiega il vescovo, Antonio De Luca - rappresenta la volontà di portare avanti iniziative solidali e inclusive che consentono ai detenuti il recupero di motivazioni umanitarie e la manifestazione di capacità riabilitanti e rispettose dei percorsi che vengono loro proposti. La Caritas - sottolinea il vescovo De Luca - si pone accanto a coloro che ne hanno bisogno, in una logica di alleanza educativa insieme alle istituzioni civili, affinché fiorisca la speranza di una integrazione e ricollocazione nella collettività di quanti sono passati attraverso la non felice esperienza del carcere”.
È un tempo di fiducia condivisa per uno spiraglio concreto di speranza ai detenuti. “In un tempo di disvalori e di eventi che minano gli equilibri – afferma il Direttore della Casa Circondariale di Vallo della Lucania, dottoressa Caterina Sergio - accrescendo l’insicurezza nei nostri giovani, con il Progetto laboratoriale “Pane Quotidiano - Carlo Acutis” si è inteso valorizzare, attraverso il lavoro delle mani dei detenuti, la persona umana, trasmettendo la profondità del messaggio eucaristico in una prospettiva più ampia di cambiamento e di riscatto. La gioia è grande. Un progetto che si concretizza in vista del Giubileo 2025 e apre alla speranza”.
Le ostie e le particole, frutto del lavoro di coloro che stanno in carcere, si trasformeranno in nutrimento spirituale per i presbiteri e fedeli nell’Eucaristia.