100 anni. A Foligno si festeggia monsignor Benedetti, il vescovo più anziano d’Italia
Da sinistra il vescovo di Foligno Gualtiero Sigismondi e il suo predecessore il vescovo emerito Giovanni Benedetti (foto Erminio Cruciani)
Un pastore nel solco del Vaticano II
Il prossimo 12 marzo il vescovo emerito di Foligno Giovanni Benedetti festeggia i 100 anni di vita. Ad oggi, dopo la scomparsa del cardinale Loris Francesco Capovilla avvenuta il 26 maggio scorso, è il vescovo più anziano d’Italia. Monsignor Giovanni Benedetti è nato a Spello il 12 marzo 1917. Ordinato presbitero nel 1940, ha dedicato gran parte della sua vita alla teologia, in particolar modo attraverso lo studio e la diffusione in Italia del pensiero teologico del gesuita francese e padre nobile della Nouvellé théologie Henri-Marie De Lubac. A questo proposito nel 1999 il presule umbro ha pubblicato per Edb (Edizioni dehoniane di Bologna) la corrispondenza intercorsa- (con la prefazione del filosofo gesuita Xavier Tilliette)- tra i due (De Lubac - Benedetti, Mezzo secolo di teologia al servizio della Chiesa. Allo studio e all’insegnamento ha sempre affiancato il servizio di direttore spirituale, ricoprendo anche il ruolo di assistente della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, ma anche quello di giornalista, dirigendo sia la Gazzetta di Foligno, sia La Voce. Eletto vescovo ausiliare di Perugia, è stato consacrato il 23 gennaio 1975 nella Cattedrale di San Feliciano a Foligno. Dopo poco più di un anno, nel 1976, è stato trasferito a Foligno, sua diocesi di origine. Il suo episcopato folignate è stato caratterizzato dal consolidamento in diocesi sull’attuazione del Vaticano II. Il presule è divenuto emerito per raggiunti limiti di età alla fine del 1992 ed è rimasto da allora a vivere a Foligno, nella casa del clero di Villa Pasquini, assicurando una presenza costante e discreta, fatta di preghiera, studio e guida spirituale.